Paolo Balzari
Pretura di Bellinzona, incarti distrutti dopo un allagamento, cosa sappiamo e le domande aperte
Redazione
5 giorni fa
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Un allagamento in un deposito della Pretura di Bellinzona ha danneggiato in modo irrimediabile varie serie di incarti passivi (fascicoli chiusi). Dopo consultazione con Divisione della giustizia e Archivio di Stato, i documenti sono stati eliminati. La notizia è stata diffusa dalla Pretura ed è riportata da laRegione, che cita il Foglio ufficiale. Le serie interessate, secondo l’elenco pubblicato, comprendono (tra le altre): per il periodo precedente al 2011 (vecchio CPC) cause ordinarie appellabili e inappellabili, speciali, esecuzioni e fallimenti, penali, procedure accelerate, misure di protezione coniugale e conciliazioni; per il periodo successivo al 2011 (nuovo CPC) procedure sommarie, semplificate, speciali di diritto matrimoniale, cautelari e conciliazioni; inoltre “grida”, moratorie, tassazioni e pratiche di assistenza giudiziaria, commutazioni di multe, indennità testi, ricevute raccomandate, scritti utenza e, soprattutto, incarti relativi a certificati ereditari, pubblicazione di testamenti e rinunce di eredità (fino al 2018). La Pretura precisa che non esisteva un archivio digitale di tali fondi.

Perché è importante

Anche se “passivi”, questi incarti possono essere necessari per ricostruire diritti, provare fatti in nuove procedure e garantire certezza del diritto. La Legge ticinese sull’archiviazione (LArch) impone la conservazione ordinata, integra e sicura dei documenti pubblici e coinvolge l’Archivio di Stato nelle decisioni di versamento o scarto: è dunque una questione di interesse pubblico.

Le domande

Restano da chiarire quando sia avvenuto l’allagamento, quale ne sia stata la causa e quali procedure di salvataggio siano state tentate prima dello scarto (p.es. congelamento ed essiccazione controllata, raccomandati a livello internazionale per materiali bagnati).

Cosa si può fare ora

1. Trasparenza: pubblicare una relazione con cronologia, locali coinvolti, serie colpite e procedure seguite
2. Assistenza ai cittadini: attivare uno sportello dedicato (Pretura: contatti ufficiali) e indicare percorsi alternativi per attestazioni o copie, ad esempio in materia di certificati ereditari.
3. Prevenzione: audit dei depositi (sensoristica anti-perdite, scaffali rialzati, piani d’emergenza con partner per freeze-drying).
4. Digitale: accelerare l’adozione del nuovo sistema MyAbi/Juris, già avviato in Ticino, e l’integrazione con la piattaforma justitia.swiss basata sulla legge federale approvata il 20.12.2024.

In sintesi. Non sono “carte vecchie”, ma memoria giuridica. Servono risposte puntuali e misure concrete per evitare che un episodio del genere possa ripetersi.

Paolo Balzari, Vice Presidente de Il Noce Bellinzona

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