
Il momento è grave. A Chiasso il Partito liberale radicale rischia di presentarsi alle elezioni comunali con una lista incompleta. Il ritiro del sindaco Claudio Moro ha creato un vuoto pneumatico, una sorta di vacum politico nella lista per il Municipio.Fuori l’uscente Oliver Camponovo – e questo si sapeva da tempo -, dopo il “non mi candido” del presidente sezionale Carlo Pedrolini, sabato mattina è esploso il fulmine a ciel sereno: Moro ha annunciato la sua rinuncia dalla prima pagina della Regione. E, dividendo il mondo in due emisferi, in bianchi e in neri, in buoni e in cattivi, non ha risparmiato stoccate ai media “nemici”. Certi giornali e certe televisioni…La cronaca del Corriere del Ticino sull’assemblea del 1° febbraio in cui il capogruppo del Plr in consiglio comunale Massimo Lolli pronunciò l’ormai famosa e controversa frase sulla “monnezza”. Il servizio di TeleTicino in cui il leghista Rodolfo Pantani depositava ironicamente nel cassonetto la “monnezza”…Oddio! È di nuovo colpa dei giornalisti. Brividi freddi hanno percorso ancora una volta la schiena di chi onestamente fa questo mestiere, e lo fa per mestiere e non per politica, per calcoli, per convenienza, asservimento o piaggeria. Senza guardare in faccia a nessuno.La notizia della rinuncia del sindaco era circolata in serata nella cittadina di confine, ma nessuno la confermava. E Moro era introvabile. È stato introvabile il giorno dopo anche per il suo presidente Giovanni Merlini. E per alcuni è tuttora introvabile. Come se non fosse mai esistito.Pochi sapevano della sua decisione, confidata una settimana fa ai membri della “commissione cerca”. Ma chi sapeva taceva. Vigeva la consegna del silenzio. Molti si sono adirati dopo la sua uscita a sorpresa. Pochi hanno gradito i modi e i tempi della comunicazione del sindaco. Occorreva dunque un chiarimento.Al vertice di crisi, convocato ieri sera, lunedì, nello studio legale Pedrolini, oltre al sindaco e all'avvocato, c’erano il presidente del Plr Merlini e la vicepresidente Catia Cometta-Ballerini. Con loro, il presidente distrettuale Matteo Quadranti e il coordinatore della “commissione cerca” Roberto Bernasconi. Che si sono detti? E chi lo sa.La versione ufficiale – raccolta in via ufficiosa – parla di un incontro svoltosi in un clima disteso. Riportiamo le parole esatte: “Un clima disteso, onesto, diretto e costruttivo”.Cosa voglia dire, pochi lo sanno. E probabilmente a pochi interessa. Ma la “commissione cerca” sta lavorando alacremente per completare la lista, ci è stato assicurato. C’è un quarto nome (ne manca dunque solo uno), oltre a quelli già noti, con in testa Moreno Colombo, che con la sua decisione di candidarsi ha incrinato il sereno clima di continuità che alcuni auspicavano per il benessere di Chiasso. E molti si chiedono: e perché non lo vogliono in lista, ‘sto Colombo? Ma forse non sono domande da farsi. Che ne sappiamo, noi, della politica?Marco Bazzi, direttore Teleticino
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