
Leggendo tale slogan da parte del PLR viene sinceramente da chiedersi in che realtà odierna vivono. Il Ticino è probabilmente il cantone più Svizzero di tutti ed i suoi cittadini lo hanno dimostrato molte volte nelle urne, salvando appunto la Svizzera da scelte deleterie a livello federale ed essendo precursore in molte occasioni per atti legislativi. Quello che preoccupa oggi leggendo questa tipologia di slogan, in chiaro contrasto con quanto vuole il PLR a livello Federale, visto che assieme agli amici di merenda PPD e PS vogliono un accordo quadro istituzionale che segnerà la fine della nostra democrazia, non può che esserci la medesima preoccupazione a livello cantonale dove vengono promessi chilometri di piste ciclabili, migliaia di posti di apprendistato calati improvvisamente dal cielo ed un parolone che sognano nelle migliori dittature…libertà!
Andando in ordine, è veramente da chiedersi dove hanno vissuto gli strateghi di comunicazione del partitone negli ultimi 4 anni alla luce di quanto ha fatto il Consigliere di Stato Zali per le piste ciclabili, come è da chiedersi a chi gioveranno gli ipotetici posti di tirocinio che sono sempre presi d’assalto da parte di giovani d’oltre frontiera a scapito dei nostri che devono emigrare per crearsi un futuro, ed infine la libertà, che colmo vuole, proprio il Consigliere Federale Ticinese vuole barattare rendendoci schiavi di un'Unione Europea di Stati che hanno solo da imparare dal nostro sistema democratico alla luce dei ricatti cui veniamo sottoposti continuamente, mentre parlamentari federali raccomandano pure di versare miliardi nostri che dovrebbero andare a favore della popolazione e non di paesi stranieri. I medesimi parlamentari che raccomandano di accettare la ripresa del diritto UE, con le sue direttive, e che sono pronti per meri interessi finanziari a vendere la nostra nazione lasciando che il grande saccheggio abbia luogo! A livello cantonale la zuppa è la medesima, vengono buttati slogan illusori, che poi verrano prontamente smentiti dalle direttive partitiche superiori appena passate le elezioni.
Oggi abbiamo 2 enormi reali pericoli, il primo è l’astensione da parte del 43% della popolazione che non credendo più nella politica, evita di votare senza rendersi conto che fa invece esattamente il gioco di quelli che contano sulle astensioni per continuare a non cambiare niente al sistema nel quale vivono lautamente, mentre il secondo pericolo è confermare persone che in 4 anni hanno tradito la fiducia del popolo, vuoi per ignoranza o per incompetenza, ma che rieleggendole continueranno indisturbate nei loro errori facendo passare il messaggio che il popolo non desidera nessun cambiamento e che dunque nonostante scandali come Argo 1 o l’ottusità della scuola che (non) verrà, rimangono impuniti nelle urne da parte degli elettori, anzi la riconferma sembrerebbe un incentivo a non cambiare assolutamente niente, mantenendo le stesse persone al loro posto, senza che vi siano responsabilità di parte.
Personalmente mi vergogno se questo dovesse accadere, in quanto dimostrerebbe che è legittimo non ascoltare né assumersi responsabilità quando vi sono scandali. Nel settore privato, quando succede, o si viene lasciato a casa o si danno le dimissioni seduta stante! Triste poi sentire cittadini che si lamentano durante 4 anni perché non cambia mai niente, senza che si siano recati alle urne.
Personalmente invito tutti ad andare a votare esprimendo il proprio appoggio o disappunto nelle urne o la propria ideologia e confermando uscenti o nuovi candidati per avere una rappresentazione legislativa più consona alla realtà popolare odierna. Pensate a che futuro volete per i vostri figli. Un futuro fatto di sottomissione all’UE? Un futuro fatto di ricatti e di restrizioni di libertà? Un futuro fatto di illusioni?
NO, personalmente desidero un futuro di prosperità e di umanità in un cantone che ha a cuore le sue tradizioni senza dovere sottomettersi ad enti sovranazionali.Se anche tu desideri rimanere libero e Svizzero allora ti invito a votare e sostenere chi difende i valori della nostra patria.
Philippe Bouvet, candidato al Gran Consiglio per la Lega dei Ticinesi
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