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Paolo Ortelli - Che la vergogna di Berna non si ripresenti nel parlamento cantonale
Immagine CdT
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Redazione
3 anni fa

I cittadini di questo moderno ed avanzato paese che sta riuscendo a distinguersi per essere uno dei paesi in Europa con il tasso minore di cittadini vaccinati, hanno appreso con stupore, peraltro purtroppo relativo, della decisione del Consiglio Federale che per la sessione delle camere che impegnerà il parlamento nazionale per le prossime tre settimane, nulla cambierà! Niente Green Pass obbligatorio e niente test giornaliero.

Proprio oggi, lo stesso giorno in cui entrano ufficialmente in vigore le prime ed ormai inderogabili imposizioni di accesso ai luoghi pubblici (bar, ristoranti, palestre, ecc.) esclusivamente, come da tempo peraltro, per le manifestazioni pubbliche e sportive e in un paese dove il contesto formativo e scolastico è monitorato a vista in attesa, si spera di no, in un ulteriore intervento drastico.

Un gran bell’esempio non c’è che dire! Sarò vecchio? Un pochino conformista? Io non credo. Perché, una cosa è certa, e con questo credo di poter interpretare il pensiero di una grande fetta della popolazione ticinese che nel mio piccolo mi sento di rappresentare, questa storia comincia a darci fastidio.

Questa sorta di pretestuoso equilibrismo inconsistente, un equilibrismo mal riuscito, in nome di una presunta libertà di facciata ed opportunistica, scusate, ma non riesco più a tollerarlo.

Esecutivo federale e parlamento, esecutivi cantonali e parlamenti, personalità pubbliche a tutti i livelli di questo paese hanno il dovere di interpretare ed assumersi a pieno il loro ruolo di riferimento istituzionale. Quindi? Quindi anche turandosi il naso se del caso, e sacrificando una piccola parte egocentrica di libertà personale, interpretando a pieno e senza riserve quella responsabilità che da più di due anni, a ragione, le stesse istituzioni chiedono ai cittadini tutti. Come facciamo a far crescere la fiducia nelle istituzioni, nella politica se poi a conti fatti, facciamo di tutto per “predicar bene e razzolar male”?

Come cittadino sono offeso, sono offeso anche a nome e per conto di chi, in questi anni di emergenza sanitaria, ha sopportato sacrifici, quelli si, di privazione effettiva, per chi nonostante tutto, compreso l’imponente apparato di sostegno messo in campo, non riuscirà a ritrovare le condizioni di un tempo, la serenità, e purtroppo anche per taluni gli affetti più cari.

Caro Governo cantonale, caro collegio presidenziale e colleghi tutti, mi appello a voi pubblicamente affinché almeno il nostro cantone si dimostri all’altezza di questa responsabilità e decida di dare finalmente il buon esempio: perché l’incomprensibile decisione di Berna non si ripresenti lunedì prossimo anche in Ticino alla ripresa dei lavori parlamentari.

Paolo Ortelli, Deputato PLRT

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