Antonio Marinovic
Palla al Centro!
Redazione
2 anni fa
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Volevo utilizzare un’espressione calcistica per esporre delle considerazioni sulle Elezioni federali di quest’anno, che ritengo di un’importanza straordinaria, in quanto determineranno il futuro della Svizzera come nessun’ altra elezione precedente. Ma perché esattamente? Dico questo siccome ci troviamo di fronte a sfide epocali, tra le quali abbiamo il rilancio dell’economia, l’aumento dei costi della sanità, la denatalità, la crisi climatica, l’immigrazione, etc… I dossier sui quali la Svizzera deve chinarsi sono sempre più numerosi e decisivi per il suo benessere, per cui credo fortemente nella crucialità dell’appuntamento che il popolo avrà il 22 ottobre. Non per altro, è stato detto che questa legislatura è stata la più complicata e complessa dai tempi della Seconda guerra mondiale. Numerose sono le tematiche che dovranno essere trattate in Parlamento nei prossimi 4 anni. Esse sono anche capaci di destare preoccupazione, ansia e persino rabbia fra la popolazione, oggi più che mai.

Per questo motivo, credo che sia fondamentale avere per gli anni a seguire un centro politico forte, rappresentato dal partito “Il Centro”, l’ex PPD. Questo perché la Svizzera, come anche il Canton Ticino, ha fatto la fortuna grazie ad un’alta stabilità all’interno delle sue istituzioni, invidiata all’estero, che le ha consentito di risolvere le crisi che ha incontrato nel suo cammino, trovando soluzioni condivise. E questa non è propaganda, è storia. Ciò non sarebbe potuto avvenire senza il ruolo fondamentale dell’ex PPD, che ha funto da “crocevia fra destra e sinistra”, permettendo la collaborazione fra i partiti e guardando alle problematiche in maniera pragmatica, responsabile e moderata, perseguendo il Bene comune. Per far fronte alle prove che ci attendono, avremo bisogno di un partito che punta al compromesso, al dialogo e alla moderazione e che rigetta ogni singola forma di populismo, estremismo, discriminazione e demagogia perseguendo la collaborazione.

Detto questo, qualcuno potrebbe erroneamente pensare che allora il Centro si limiti solamente a giudicare le proposte avanzate in Parlamento, senza però avere una linea chiara, risultando poco o per nulla propositivo. Ma questo non corrisponde affatto alla verità, anzi. Il mio partito si colloca al centro soprattutto per i suoi valori fondanti, che affondano le loro radici nel Cristianesimo democratico, nel Popolarismo e nel Liberalismo sociale. Come già menzionato, il Centro opera nel rispetto del Bene comune, difendendo la dignità della persona umana ponendola come l’entità più importante della società, al posto del denaro o dello Stato. Inoltre, esso si batte per la Salvaguardia del Creato, lottando contro i cambiamenti climatici in maniera responsabile, rifiutando dinamiche che andrebbero a trascurare le esigenze economiche. A proposito di economia, di fronte allo statalismo sostenuto dalla Sinistra, che porterebbe ad aumenti di tasse su imprese e ceto medio, e al liberismo della Destra, che causerebbe un eccessivo divario fra ricchi e poveri, troviamo una terza via, ovvero il modello economico sociale di mercato, che ha ricostruito gran parte dell’Europa occidentale nel secondo dopoguerra, in quanto è riuscito abilmente a coniugare la libertà economica, il sostegno alle imprese e ad una piazza finanziaria competitiva, con valori sociali, e di conseguenza legati al sostegno delle frange più deboli della popolazione e dei lavoratori. Tutto ciò è accompagnato dal nostro supporto alla famiglia e al matrimonio, all’interno di una società che non li tutela sufficientemente, con l’evidente conseguenza della denatalità che porta ad inevitabili effetti negativi sull’economia e sul sistema pensionistico Per far fronte a questa problematica, il Centro sostiene e avanza sgravi fiscali per le famiglie, maggiore conciliabilità lavoro-famiglia e, più concretamente, dimostrando che siamo un partito propositivo, 2 iniziative popolari contro la penalizzazione economica dell’istituzione del matrimonio, che colpisce ingiustificatamente ed illegalmente molte coppie sposate e perciò molte famiglie, che subiscono una pressione fiscale maggiore e che percepiscono delle rendite AVS minori rispetto ai concubini. Il partito vuole per tanto risolvere questo problema, che è urgente, siccome lo Stato in nessun modo deve discriminare le persone in base al proprio stile di vita.

In seguito, vorrei ribadire il concetto secondo il quale il Centro è una grande tenda. Esso è capace di racchiudere al suo interno persone con sensibilità diverse. Ad esempio, proprio nella nostra lista, abbiamo un sindacalista e un imprenditore allo stesso tempo. Il primo, Giorgio Fonio, candidato al Consiglio nazionale. Egli rappresenta la sensibilità sociale del Centro, e ciò traspare in sue numerose iniziative portate avanti a livello cantonale. Sono molte ma si possono citare l’impegno contro i licenziamenti di donne incinte, in merito al quale è riuscito a far approvare dal Gran Consiglio un’iniziativa che li vieta nell’anno in cui è in corso l’allattamento, oppure il congedo di 3 giorni per donne che subiscono un aborto spontaneo (e che ora anche grazie a lui potrebbe divenire realtà pure a livello federale), etc… Si può citare anche l’importante risultato dell’abbassamento dell’imposta di circolazione, che ha portato più soldi nelle tasche ad almeno l’80% dei Ticinesi. E poi il secondo, Fabio Regazzi, rappresentante della sensibilità imprenditoriale-liberale, candidato al Consiglio nazionale e agli Stati, il quale negli ultimi anni a Berna si è impegnato in particolare per il sostegno alle PMI, per una piazza finanziaria competitiva e per il miglioramento delle condizioni delle famiglie e della classe media. Nonostante le diverse sensibilità, i due riescono a trovare una linea convergente sulla quale collaborare, e ciò è stato dimostrato a più riprese, ad esempio durante il processo di cambiamento di nome del nostro partito, che ha portato ad una discussione sui valori e sull’economia.

Ma il Centro unisce non solo persone con sensibilità differenti, ma anche di età diverse, portando avanti il dialogo intergenerazionale. Infatti, esso è il partito con il più alto numero di giovani candidati per le elezioni di quest’anno, ed è la forza politica che negli ultimi 4 anni ha visto il più alto numero di nuovi giovani aderenti. Da ragazzo, ci tengo a sollecitare i giovani a preferire una politica pragmatica e moderata, che solo noi possiamo garantire. In particolare per il Ticino, c’è il candidato al Consiglio nazionale Michele Roncoroni, che si sta battendo per un’iniziativa a favore di un congedo parentale di 20 settimane, lanciata dai Giovani del Centro con lo scopo di attuare una moderna politica famigliare, assieme a molti altri progetti.

Termino evidenziando nuovamente l’importanza di queste elezioni. Vogliamo un paese spaccato, polarizzato, con i partiti posizionati ai poli che giocano sulla rabbia della gente dimenticando però di avanzare proposte concrete, o un paese unito e che guarda avanti? La risposta la sapete. Abbiamo bisogno però di un centro politico forte. Una Svizzera senza il Centro, che Svizzera è? Metteteci in condizione di andare avanti, per una Svizzera libera, solidale, responsabile, federalista e sussidiaria.

Antonio Marinovic, Giovani del Centro

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