Udc Ticino
No alle follie burocratiche, sì a più efficienza nella giustizia
©Chiara Zocchetti
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Redazione
5 giorni fa
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Dal rifiuto di un congedo mestruale privo di senso pratico, al sostegno per un rafforzamento della magistratura, fino al no a una risoluzione relativa alle FFS Cargo dal significato puramente simbolico: l’UDC resta fedele al pragmatismo.

Evitata una follia burocratica

Il rapporto di maggioranza – relatrice Lara Filippini – contro la mozione “Istituzione di un congedo per le donne che soffrono di dismenorrea” ha messo in luce quanto questa idea fosse semplicemente una follia burocratica. La proposta di istituire un congedo mestruale ulteriore, autonomo e retribuito, senza necessità di certificazione medica e non computato come malattia, era del tutto ridondante rispetto agli strumenti già esistenti e rischiava di creare confusione normativa, oltre a introdurre elementi di incertezza applicativa e disparità di trattamento.

Sì al potenziamento della magistratura

Finalmente anche la tematica della giustizia ha occupato il Parlamento, che ha accolto le proposte contenute nel Rapporto commissionale chiedente di potenziare la Pretura penale, con l’adeguamento delle proprie competenze, così come previsto dal codice di procedura penale e reintrodotto la figura del Sostituto procuratore pubblico al fine di migliorare l’efficienza e la celerità dell’attività del Ministero pubblico. Un piccolo passo avanti, ma significativo, per rendere la Giustizia ticinese più rapida ed efficace.

FFS Cargo – l’UDC non ha sostenuto l’esercizio alibi

L’UDC ha votato NO alla risoluzione perché allo stato attuale è prematuro e si fonda su una palese asimmetria tra la narrazione del comitato “No allo smantellamento di FFS Cargo in Ticino” e quanto dichiarato da FFS Cargo durante un’audizione in Commissione economia e lavoro. Innanzitutto, FFS Cargo non è un servizio pubblico, ma un’impresa che opera in un mercato liberalizzato con l’obbligo di risanare i conti e riorganizzare l’offerta. La direzione ha garantito che non lascerà il Ticino e che dal punto di vista lavorativo non vi saranno licenziamenti, ma è ovvio che l’azienda sia chiamata a riformulare l’offerta sulla base dell’attuale contesto in cui opera. Votare una risoluzione in questo momento non ha alcuna utilità se non quella di fungere da esercizio-alibi per il Parlamento: non ha alcun effetto legale né vincolante.

Gruppo Udc in Gran Consiglio

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