SISA
No al numero chiuso al Corso passerella!
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
21 giorni fa
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Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) prende atto della sconcertante decisione del Gran Consiglio di reintrodurre il numero chiuso al Corso passerella come proposto dai tecnocrati dal DECS. Il Corso passerella è infatti non solo un apprezzato strumento formativo che permette agli apprendisti di poter in seguito accedere agli studi universitari, ma anche un indice di permeabilità sociale che rende democratico il sistema educativo ticinese. Esso è inoltre un vantaggio per l’economia del nostro Paese che potrà godere su giovani con un background pratico ma sempre più qualificati. E invece il Gran Consiglio ha deciso di rovinare questa opportunità.

Il DECS sostiene che visto “l’elevato tasso di bocciature” sia necessario limitare l’accesso a questo tipo di percorso formativo a soli 75 allievi. È un’analisi lacunosa, che non prova a migliorare l’accompagnamento degli studenti (visto che costerebbe troppo) ma preferisce limitare l’accesso a pochi candidati. Le politiche di risparmio promosse dal governo negli anni stanno insomma influenzando negativamente l’offerta formativa creando delle classi pollaio in cui l'accompagnamento e il legame allievo-docente viene indebolito.

La volontà di introdurre nuovamente un numero chiuso si iscrive nel solco del risparmio ai danni della scuola pubblica voluto dalla maggioranza borghese in parlamento, infatti non c’è nessuna ragione pedagogica a sostegno del numero chiuso. In questo senso lascia basiti che vi siano deputati del Partito Socialista che abbiano approvato questa svolta selettiva e addirittura abbiano rifiutato un emendamento di compromesso del Partito Comunista che chiedeva di alzare il limite a 100 allievi invece di 75, cioè una classe in più.

Non stupisce che chi è in odore di “Comunione e Liberazione” si sia schierato contro la liberalizzazione dell’accesso a questo percorso formativo. Qualora gli studenti più benestanti non riuscissero infatti a superare l’esame per entrare al Corso passerella, potranno accedere alla stessa formazione offerta presso una scuola privata mentre i loro coetanei di estrazione sociale modesta interromperanno il loro sogno di continuare il percorso di studi.

Infine, non dimentichiamoci che il DECS ha già introdotto abusivamente il numero chiuso al corso passerella 2023/2024 informando la Commissione formazione e cultura del Gran Consiglio solo a cose fatte, un atteggiamento anti-democratico che si è ripetuto di recente non avendo consultato né i docenti interessati né il nostro sindacato studentesco prima di tirare dritto su questa svolta selettiva che avvantaggia le scuole private.

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