
Interrogazione - "Scuole comunali di Bellinzona: tutto bene?”
Non può lasciare indifferenti la notizia, ripresa dai media negli scorsi giorni, del prolungamento del congedo malattia da parte del direttore generale delle scuole comunali Paolo Martini. Il nostro primo e sincero pensiero va alla salute del DirettoreMartini, al quale auguriamo una pronta guarigione.
La sua assenza, presumibilmente, si protrarrà per l’intero anno scolastico 2014/2015: un elemento di valutazione che ha condotto codesto Municipio ad incaricare ad interim una persona di appoggio, con compiti prettamente amministrativi, a supporto dei Direttori di area sino alla fine di luglio 2015.
Al pari di alcuni punti di forza sui quali fa leva la nostra scuola, tra i quali:
- il rispetto costante nei confronti dei numerosi bambini e ragazzi che si apprestano ad affrontare un nuovo anno scolastico con grandi aspettative,
- il poter confidare nell’entusiasmo e nelle competenze del corpo docente, prerogativa indispensabile per il raggiungimento di precisi obiettivi didattici e sociali attesi da un insegnamento qualitativo,
- il senso di partecipazione e responsabilità dei genitori e delle famiglie, elementi essenziali e complementari per una sana crescita morale e formativa dei propri figli, la struttura dirigente della nostra scuola comunale deve, in modo complementare, godere di una propria autorevolezza gestionale e didattica. La posizione del Direttore generale, nella sua funzione di coordinatore dei quattro istituti scolastici, riveste un ruolo determinante se non addirittura centrale.
Non ci si dimentichi inoltre del fatto che, proprio sulla struttura della nostra scuola, si era voluto incidere con vigore attraverso la concretizzazione delle proposte del Prof. Dieter Schürch contenute nel suo noto rapporto del 2008. Una riforma che aveva sollevato non poche perplessità e riserve, decisa nella passata Legislatura.
Alla luce di quanto precede, ci permettiamo chiedere a codesto Municipio:
1. Nel dettaglio, quali funzioni amministrative dovrà svolgere la persona che è stata di recente incaricata dal Municipio e quali compiti pedagogici-didatticirappresentativi dovrà svolgere ciascun direttore di area?
2. Corrisponde al vero che la neoassunta ha effettuato gli studi superiori nel settore alberghiero? Nell’affermativa, quali sono i criteri oggettivi (profilo, referenze, capacità gestionali, competenze) che hanno indotto il Municipio ad incaricarla?
3. A prescindere dall’assunzione di questa nuova figura professionale il Municipio ha tratto un bilancio generale della riforma Schürch a quasi un lustro dalla sua introduzione? Se sì, con quale giudizio?
4. Delle quindici raccomandazioni/indicazioni contenute nel citato rapporto Schürch, quali sono state realmente implementate e quali no?
5. Dopo l’introduzione dei contenuti della riforma Schürch, quale grado di soddisfazione è stato riscontrato dal Municipio da parte del corpo docenti, degli allievi e delle famiglie? Qual’è il grado di soddisfazione constatato dal Municipio? Un’analisi puntuale è già stata effettuata? Nell’affermativa, con quali risultati? Nella negativa, quando e in quale modo si intende avviarla?
6. Quali e quanti costi ha generato complessivamente la riforma Schürch dall’allestimento del rapporto sino all’attuazione dei suoi contenuti?
Cordiali saluti,
Nicola Pasteris, Paolo Locatelli
e cofirmatari
Rocco Taminelli Alice Croce Mattei
Carmela Fiorini
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