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Michela Ris - Turismo e cultura: due catalizzatori per la nostra economia
Redazione
3 anni fa

Nelle ultime settimane due settori hanno dato prova di particolare vitalità in Ticino: il turismo e la cultura. E lo hanno fatto dimostrando la loro importanza per tutto il nostro tessuto economico. Il turismo facendo registrare numeri nettamente al di sopra delle aspettative, la cultura dimostrando tutto il suo potenziale e attrattività, testimoniato anche dai risultati di un interessante studio condotto da Bak Economics per conto del Cantone. Ma andiamo con ordine.

I risultati della primavera 2021 per il settore turistico – dopo quelli già incoraggianti della stagione invernale - sono certamente ancora influenzati dalla situazione di difficoltà e incertezza negli spostamenti legata alla pandemia. Ma dimostrano anche che a scegliere il Ticino è stato un turismo di qualità e questo è un dato confortante, che conferma il nostro cantone come meta privilegiata a sud e con strutture adatte e capacità di accoglienza degli ospiti. Ora si tratterà di consolidare questo trend anche di fronte ad un certo ritorno alla normalità, continuando a perseguire il miglioramento dell’offerta come elemento centrale d’attrattività da presentare accanto ai tradizionali punti di forza naturali, paesaggistici e culturali. E in questo senso ben si inserisce il rilancio della promozione TicinoTicket promossa dal DFE, forte del successo dello scorso anno.

E qui subentra anche la cultura. Perché nel nuovo pacchetto di TicinoTicket entrano a far parte anche moltissime attività culturali proposte in Ticino. In questo senso, lo studio del Bak ci offre un’interessante prospettiva legata al potenziale di questo importante settore: ogni anno in Ticino la cultura genera 115 milioni di franchi di ricadute positive e contribuisce al mantenimento di oltre 2100 posti di lavoro. Di più, come si legge nello studio, “Per ogni franco di sussidi erogati dalla Confederazione, dal Cantone e dai Comuni vengono complessivamente generati 2,58 franchi di valore aggiunto (attraverso effetti diretti, indiretti e di ricaduta positiva sul turismo)”.

Insomma, anche la cultura è, per così dire, un affare per il nostro Cantone e quindi merita di essere sostenuta anche per ragioni strettamente economiche. Alla vigilia dell’atteso ritorno alla normalità di eventi culturali come il Festival di Locarno, questo studio invita a puntare ancora con maggiore decisione su questo settore, che potrà essere particolarmente importante anche in futuro per diversificare l’offerta turistica e posizionare il Ticino su un piano ancora più importante a livello nazionale e internazionale. La base per farlo è buona, adesso serve la volontà di scommettere e investire su una nuova vitalità in un’ottica culturale-turistica di qualità nel nostro Cantone che possa aiutare il rilancio della nostra economia.

Michela Ris, granconsigliera PLR

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