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Mendrisiotto soffocato dai Tir, basta scelte miopi
© Maffi
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Redazione
11 giorni fa
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Chiunque abbia attraversato il Mendrisiotto negli ultimi giorni ha fatto la stessa esperienza: interminabili colonne tra Mendrisio e Chiasso, tanto sulla strada cantonale quanto sull’autostrada. La regione è ormai diventata un imbuto per il traffico pesante, con una presenza di tir che già oggi supera il limite del sostenibile. E il futuro non promette nulla di meglio: la prevista chiusura degli scali merci ferroviari porterà inevitabilmente ancora più camion sulle strade, trasformando il Mendrisiotto in un corridoio di traffico nord-sud. Come se non bastasse, il progetto della terza corsia di sosta per Tir prevista dalla Confederazione non potrà che aggravare ulteriormente la situazione.

Il Mendrisiotto paga da decenni un prezzo altissimo a causa di scelte pianificatorie sbilanciate, che hanno sacrificato intere porzioni di territorio sull’altare del traffico e della logistica. Ne è risultata un’area soffocata da infrastrutture invasive, dove il paesaggio, le aree residenziali e la salute della popolazione sono stati messi in secondo piano come pure la libertà di movimento. È tempo di riconoscere questa ferita aperta e di agire per restituire dignità e vivibilità a un territorio martoriato.

La petizione “Sopra la vita e sotto l’autostrada!” non rappresenta soltanto una rivendicazione tecnica: è il segnale di una popolazione stanca, che chiede con forza misure concrete per proteggere la propria salute e il proprio benessere, le coperture autostradali tra Bissone e Chiasso. Ma non basta intervenire con soluzioni puntuali: serve una strategia complessiva che affronti le sfide della mobilità, della pianificazione territoriale e della qualità ambientale in maniera coordinata e lungimirante.

È esattamente questo lo spirito di intervento del PLRT, di LEA e dei promotori della petizione: un approccio che mette al centro la qualità di vita, il riequilibrio tra sviluppo e tutela del territorio e una mobilità intelligente, capace di ridurre gli impatti invece di amplificarli. Il Mendrisiotto non può più essere trattato come il retrobottega del Ticino, ma va riconosciuto come una regione strategica che merita attenzione, rispetto e investimenti mirati.

Restituire respiro al Mendrisiotto significa investire nel futuro dell’intero Cantone. Non servono ulteriori promesse: servono decisioni rapide e azioni tangibili, capaci di segnare finalmente un cambio di rotta.

 

Christian Fini, Presidente LEA

Giovanni Poloni, Vicepresidente PLRT

Filippo Pfister, Presidente PLR Mendrisio

Lorenzo Cavagliotti, coordinatore Petizione “Sopra la vita. Sotto l’autostrada!”

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