
L’idea delle targhe alterne mi riporta a metà degli anni settanta, quando da ragazzino con questa misura, qualche domenica in famiglia, si passeggiò allegramente in mezzo alle strade della cittadina di Chiasso anziché passarla in auto. Un ricordo che risveglia emozioni positive.
Sarebbe simpatico reintrodurre il sistema di tanto in tanto alla domenica in Ticino, non fosse che per promuovere il trasporto alternativo all’automobile e permettere di riscoprire il piacere di conoscere il nostro territorio non solo dai finestrini dei nostri veicoli.
Detto questo, non credo che la misura proposta da Zali sia un valido sistema per contrastare traffico ed inquinamento. Servirebbe sicuramente a penalizzare gli abitanti delle zone periferiche e coloro che hanno deciso di rivedere il concetto di movimento, rinunciando al secondo veicolo sostituendolo con la bici elettrica, tenendo una sola autovettura per esigenze famigliari.
Se vogliamo risolvere, dobbiamo muoverci offrendo valide alternative all’automobile. Un sistema di trasporto pubblico efficiente e gratuito (o meglio finanziato da tutti perché tutti ne godrebbero).Usiamo il ricavato della tassa di collegamento, aumentiamo di qualche centesimo i carburanti più inquinanti, di qualche franco la vignetta autostradale, di due/tre per mille le imposte dirette comunali e cantonali, introduciamo una tassa per coloro che entrano abitualmente sul nostro territorio con un veicolo a quattro ruote con un solo occupante e usiamo il ricavato per offrire un servizio “gratuito” ai cittadini.
Obblighiamo le merci a transitare principalmente su ferrovia, e promuoviamo il consumo di prodotti a Km 0. Ottimizziamo i veicoli pubblici evitando di spedire nelle valli mostri da 50 posti vuoti, due sole volte al giorno o nei centri in orari assurdi, sostituendoli con mezzi più piccoli, economici e performanti più frequenti. Costruiamo delle vere piste ciclabili evitando le attuali corsie che sono pericolose soprattutto per gli utenti più giovani. Ogni due per tre sono interrotte da inserimenti repentini del traffico più pesante e spesso sfociano nel nulla o peggio nel traffico contrario. Continuiamo a dare incentivi a chi decide di muoversi con un sistema diverso dall’automobile. Rivalutiamo la possibilità di un tram o una metro sull’asse principale che attraversa il Mendrisiotto, serviti in maniera ottimale dalle periferie con i bus.
Solo alcuni esempi che andrebbero valutati, studiati, analizzati e perfezionati, per consentire alla popolazione di muoversi in maniera eco sostenibile sia a Chiasso che a Cabbio, sia a Lugano che a Certara, sia a Bellinzona che a Carì.Maurizio Di Lernia, Consigliere Comunale Chiasso PPD
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