
Cari compagni di "Prospettive Socialiste", vado subito al dunque: con tutta la stima politica che posso avere nei vostri confronti, mi chiedo in tutta franchezza quali spazi di agibilità politica si riescano ancora a ricercare nel Partito Socialista. Vi sarete infatti accorti che - oltre a varie altre questioni programmatiche che avete anche giustamente sollevato inascoltati - il vostro Partito ha invitato sul Ceneri, per lo storico convegno, il dirigente ex-diessino Piero Fassino, leader dell'associazione italiana "Sinistra per Israele", un'associazione che nei suoi obiettivi ha quello di sdoganare a sinistra il "sionismo", che è a tutti gli effetti un'ideologia razzista e imperialista. Piero Fassino, oltre ad essere uno dei responsabili politici dello smantellamento di ogni riferimento lontanamente socialdemocratico nel PD, è colui che lo scorso anno si arrampicava sui vetri per tentare di giustificare l'operazione criminale "Piombo fuso" contro la popolazione civile di Gaza da parte del governo e dell'esercit o di Tel Aviv, contro cui anche voi eravate scesi in piazza nella manifestazione promossa da Matteo Gianini a Bellinzona l'11 gennaio 2009. Sono certo che non è questa linea politica, quella di Fassino (evidentemente ritenuto un valido interlocutore dalla Direzione del PS) che vorrete avvallare. Non è quindi il caso che la sinistra anti-sionista e amica del popolo palestinese trovi voce ferma all'interno di tutti i partiti progressisti, PS compreso? Non è forse il caso di evitare che Fassino intervenga al Ceneri? Soprattutto dopo la tragica situazione venutasi a creare con il recente arrembaggio terroristico dell'esercito sionista contro la Freedom Flottilla (sul quale Fassino - come peraltro Calmy-Rey - ha preso una posizione all'acqua di rose per non offendere i suoi amici)? Il PS è libero di fare quello che meglio crede e non sta certo a me giudicare le sue scelte, però consentitemi di non capire come, per chi intende riscoprire un'azione anti-capitalista e quindi anti-imperialista e realmente socialista, si possano ancora vedere spiragli di trasformazione. Massimiliano Ay, segretario del Partito Comunista
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata