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Maddalena Ermotti-Lepori - Indignata per la domanda sul San Gottardo
Maddalena Ermotti-Lepori - Indignata per la domanda sul San Gottardo
Maddalena Ermotti-Lepori - Indignata per la domanda sul San Gottardo
Redazione
9 anni fa

Apro la busta elettorale e vedo la domanda: „Volete accettare il risanamento…?“

Sono indignata: questa domanda è scorretta, perché qui si intende costruire un altro tunnel, e non risanare l’esistente, quando invece risanare sarebbe possibile e costerebbe molto molto meno.

Ora sappiamo che le informazioni sulle condizioni della galleria, che avevano spinto il Consiglio Federale a proporre il raddoppio, NON SONO PIÙ d’attualità.

Una recente perizia USTRA (Ufficio Federale per le Strade) dichiara infatti che una chiusura prolungata non è più necessaria almeno fino al 2035, e che i lavori di risanamento sono eseguibili con chiusure notturne. Oltretutto, nessuno ci chiede di innalzare la soletta dagli attuali 4.50 metri ai 4.80: perché noi svizzeri dobbiamo sempre fare i primi della classe?

Non c'è quindi alcuna fretta: le alternative devono essere seriamente approfondite. Votando SI si deciderebbe irrevocabilmente per una soluzione costosa, obsoleta che pregiudica qualità di vita, salute, mobilità ed economia.

Votando NO non si isola affatto il Ticino,ma si rinuncia semplicemente a un inutile e costoso raddoppio che comprometterebbe la mobilità in tutto il cantone. Con il NO, il Ticino potrà cogliere l'opportunità di AlpTransit per dare un colpo di mano alla politica di trasferimento e migliorare la mobilità. Di questo beneficeranno sia l'economia ticinese che la qualità di vita dei suoi cittadini.

Concludo:

Se dopo il raddoppio si useranno le 4 corsie, avremo due milioni di TIR all’anno che attraversano la Svizzera. Se dopo il raddoppio si useranno invece solo due corsie, allora l’investimento è davvero spropositato.

In nessun caso esso si giustifica.

Maddalena Ermotti-Lepori, consigliera comunale PPD a Lugano

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