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Luca Maghetti - Mendrisio, non solo Piazza del Ponte
Luca Maghetti - Mendrisio, non solo Piazza del Ponte
Luca Maghetti - Mendrisio, non solo Piazza del Ponte
Redazione
9 anni fa

L’intervento dell’altro giorno della Consigliera comunale PPD Evelyne Battaglia Richi in tema di referendum sulla variante del piano regolatore Piazza del Ponte e comparto superiore di via Lavizzari, mi dà lo spunto per qualche ulteriore riflessione sia in coda alla serata pubblica del 29 agosto 2016, ma anche dopo aver letto con attenzione il foglio informativo ufficiale annesso alla scheda di voto e ricevuto negli scorsi giorni.

Durante la serata pubblica i rappresentanti del Municipio hanno parlato della necessità di ricucire le cicatrici del nucleo.

Orbene, mal si comprende come tale ricucitura possa avvenire, appunto, senza lasciare ulteriori e maggiori cicatrici, allorquando la nuova pianificazione prevede stabili di 5 piani, addirittura sovrastanti la facciata protetta della casa natia di Lavizzari.

Non c’è chi non veda come cucire due parti di nucleo, basse, con una fila di stabili alti, sia un esercizio contrario rispetto all’esigenza di avere un approccio davvero rispettoso del valore culturale, storico ed architettonico del nucleo di Mendrisio, come già ampiamente riconosciuto dal Cantone.

Purtroppo, nella variante di piano regolatore posta in votazione, non si trova alcuno strumento che miri a salvaguardare questa zona sensibile dal profilo urbanistico ed architettonico, come già rilevato anche dall’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS).

A dimostrazione della sensibilità del comparto, ma anche della componente soggettiva del tema, si rammenta che il Cantone ha preso almeno due posizioni distinte. Una che prevedeva la necessità di un’immediata costruzione dello stabile Jelmoli, temendo il vuoto che ne si sarebbe creato, e l’altra che invece chiedeva una ricucitura del nucleo per salvaguardare e valorizzare le peculiarità storiche ed architettoniche dello stesso senza obbligare la Città ad un’immediata ricostruzione. Ed è proprio questo indirizzo che i referendisti hanno scelto da cui l’invito alla cittadinanza a votare NO alla variante PR: la stessa non pone, come priorità, la tutela del valore dello spazio attorno a Piazza del Ponte, ma mira alla massimizzazione delle volumetrie.

Un altro tema che è stato affrontato anche alla serata pubblica è quello secondo cui solo uffici, commerci, situati in zona R5, quindi dalla parte alta di via Lavizzari, unitamente ad un immobile dalla volumetria corrispondente alla torre Sergison, sarebbero idonei a rivitalizzare il nucleo.

Orbene ci si permette di dissentire serenamente da tale affermazione. In effetti, ovunque nel mondo, i commerci, uffici, ad una certa ora chiudono e i centri si svuotano.

Ben diverso sarebbe se, perlomeno per la parte ancora salvabile, vale a dire quella che passa per il comparto tra Corso Bello e via Lavizzari, il Municipio avesse mostrato una visione più rispettosa della bellezza del “magnifico borgo”, con una variante che desse anche contenuti abitativi, di pregio, in immobili più armoniosi e ben più idonei ad una ricucitura del nucleo.

Si è poi parlato lungamente, ma su questo aspetto il dépliant è molto più sfumato, della necessità di salvaguardare l’edificabilità del comparto dello spazio ex Jelmoli per le “generazioni future”.

Orbene, tutti paiono dimenticare che un piano regolatore, normalmente, ha una durata ventennale e quindi mal si addice a delle pianificazioni così a lungo termine, vale a dire per “generazioni future”. L’argomento è quindi debole e fuorviante.

La pubblicazione ufficiale poi parla, ben poco, dell’estensione della zona R5 su tutta la parte alta di Via Lavizzari, con un sensibile ed opprimente aumento delle volumetrie, ma si concentra, quasi esclusivamente, su Piazza del Ponte, sulla cui demolizione siamo tutti d’accordo. Dal volantino sembra piuttosto che Piazza del Ponte sia il classico specchietto per allodole per far sì che l’attenzione venga deviata invece da altri aspetti devastanti e squalificanti della variante PR.

Un’ultima osservazione sul foglio esplicativo: esso si presenta in formato A5 e, per vedere gli argomenti contrari al referendum, va svolto completamente. C’è da temere che l’elettore distratto non veda nemmeno gli argomenti contrari alla variante di piano regolatore. Si invita quindi la cittadinanza ad una lettura attenta anche di pagina 3 del dépliant.

Per tutte queste ragioni, votate NO alla variante di PR, compiendo un atto concreto di democrazia diretta a favore di tutta la cittadinanza di Mendrisio.

Avv. Luca MaghettiComitato referendario

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