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Luca Buzzi: Il Tram smentisce il Municipio di Bellinzona
Redazione
14 anni fa

Oggi, 31 maggio 2011, il Tram, ha “parzialmente accolto” il ricorso urgente di Luca Buzzi del 22 maggio 2011 annullando la decisione del 16 maggio 2011 con cui il Municipio di Bellinzona ha deciso di non inviare agli elettori un opuscolo informativo in merito al referendum del 19 giugno 2011. Nel contempo ha annullato anche la scheda di voto adottata il 9 maggio 2011 dal Municipio di Bellinzona. Ancora una volta il Municipio di Bellinzona, composto da 3 avvocati e sostenuto da diversi giuristi dell’amministrazione (in primis il segretario comunale) è stato smentito da un semplice cittadino, che ha comunque dovuto rivolgersi ai tribunali per far rispettare i diritti politici e popolari. La sentenza ha d’altra parte confermato come il Municipio, con espedienti illegali, voleva influenzare a proprio favore il risultato del voto del 19 giugno. Il TRAM nei considerandi ha tra l’altro sottolineato come “l’autorità comunale ha in linea di principio il dovere di allegare al materiale di voto un opuscolo informativo ... Una deroga a questo principio non può certamente essere ammessa per il solo fatto che le parti coinvolte nel confronto politico abbiamo già dato vita ad una campagna informativa sufficiente, come è stato asserito dal municipio nella lettera del 19 maggio 2011”. Prendendo poi atto della transazione sottoscritta nel frattempo dalle parti “che non mette senz’altro fine alla lite tramite lo stralcio dai ruoli della causa”, come pretendeva il Municipio, afferma comunque che “la soluzione concordata tra le parti appare senz’altro corretta” e “ il ricorso deve essere accolto come da transazione sottoscritta”. D’altra parte il TRAM afferma che: “...la domanda apposta sul facsimile della scheda di voto approvata il 9 maggio 2011 dal Municipio non può essere ammessa. Facendo unicamente riferimento al previsto insediamento nel comparto in parola dell’IRB dello IOSI e del Neurocentro, essa tralascia di considerare che in verità la variante di PR sottoposta al referendum tocca anche altri aspetti legati alla gestione del territorio cittadino e concerne una superficie di terreno ben più ampia di quella sulla quale si vorrebbe che sorgesse il previsto polo scientifico. In questo senso la votazione comunale del 19 giugno 2011 non può essere ridotta alla semplice questione di sapere se i cittadini di Bellinzona siano o meno favorevoli a destinare una parte di tale area all’edificazione delle nuove sedi dei tre suddetti istituti.. D’altra parte nemmeno la soluzione prospettata dal ricorrente ... risulta del tutto soddisfacente. ... Il testo impresso sulla scheda non può fare completa astrazione da quelli che sono gli effettivi contenuti della modifica pianificatoria sulla quale la popolazione è tenuta ad esprimere la propria opinione con un sì o un no.” Quindi “la proposta formulata in sede di risposta dal Municipio di aggiungere in calce dell’intestazione della scheda un titolo esplicativo sull’oggetto in votazione da cui emergano in modo sintetico i contenuti della modifica di PR sottoposta al voto, limitando nel contempo il quesito referendario (così come auspicato dall’insorgente) alla domanda di sapere se i cittadini intendono accettare la variante di PR ... appare tutto sommato accettabile e può dunque trovare concreta applicazione nel caso di specie.” Il Tram ha quindi “rinviato gli atti al Municipio, affinché proceda ai sensi dei considerandi” Luca Buzzi

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