
Il traffico è diventato un problema insostenibile tra Mendrisio e Lugano, specialmente sulla A2 da Sud verso Nord, dove gli incidenti sono sempre più frequenti. Questa situazione costringe masse di veicoli a riversarsi sulla strada cantonale tra Mendrisio e Bissone, creando un vero incubo per i residenti.
Immaginate: quaranta minuti per percorrere un tratto che di solito ne richiederebbe quindici! Un vero calvario per gli abitanti, che non solo sono costretti a inalare gli scarichi di veicoli "parassitari" – spesso turisti che non lasciano nemmeno un franco nell'economia locale – ma perdono anche un'incredibile quantità di tempo. Questa congestione sta esaurendo la pazienza di tutti.
Anche le ditte artigiane della zona sono in ginocchio. I loro furgoncini rimangono bloccati ore nel traffico, causando perdite di lavoro che, troppo spesso, vengono poi scaricate sulla fattura del cliente finale. Non da ultimo, attraversare la strada è diventato un'impresa: i pedoni aspettano minuti interi alle strisce, sperando in un gesto di cortesia da parte di qualche automobilista. La situazione sta diventando invivibile, quasi come a Mumbai o Nuova Delhi, e se i turisti possono permettersi di perdere tempo, chi lavora non può.
A peggiorare il quadro, ci sono le frequenti chiusure temporanee delle gallerie autostradali tra Mendrisio e Lugano. Queste interruzioni sono spesso gestite con il semaforo rosso all'entrata delle gallerie, che non aiuta di certo a rendere il traffico fluido. È un circolo vizioso: i rallentamenti in autostrada spingono ancora più veicoli sulla cantonale, aggravando ulteriormente la congestione.
È giunto il momento di agire, e subito! In primis l'USTRA, che deve intervenire per risolvere questa situazione che sta mettendo a dura prova la vita quotidiana e l'economia del Mendrisiotto e non solo.
Massimiliano Robbiani, consigliere comunale della Lega a Mendrisio