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Leonardo Bussi - Lugano dovrà garantire un lavoro a ciascuno dei suoi residenti, specialmente ai giovani
Redazione
3 anni fa

La questione occupazionale è talmente centrale che un minuto dopo la fine delle elezioni comunali si dovrà aprire il dossier “lavoro”. Gli effetti devastanti della pandemia impongono un imperativo: Lugano dovrà essere in grado di garantire un lavoro ed un tenore di vita dignitoso a ciascuno dei suoi residenti, specialmente ai giovani, che altrimenti continueranno ad affollare i treni – spesso senza ritorno – che portano oltre Gottardo. Questo è un momento cruciale per tutti noi e Lugano dovrà, ancora una volta, sapersi reinventare, valorizzando al massimo le enormi energie e tutto il capitale umano su cui ha la fortuna di poter contare.

Favorire la piena occupazione di forza lavoro locale è un obiettivo che dobbiamo prefiggerci con determinazione. Ma è necessario, contestualmente, potenziare la rete sociale a favore dei più deboli e di coloro che hanno perso il lavoro durante questa terribile pandemia. In tal senso, il potenziamento di misure e strumenti di riqualificazione professionale e ricerca del lavoro sarà determinante.

Offrire nuove opportunità lavorative, insomma, come una nuova, grande priorità anche della politica comunale. La pandemia ha messo in ginocchio i più deboli, che ora sono allo stremo, ma ha anche peggiorato sensibilmente la qualità della vita di chi prima stava abbastanza bene e ora vive in condizioni difficili. Sbaglia chi crede che si possa demandare tutto al mercato ed alle dinamiche tra privati. Noi avremo un ruolo determinante, perché la città deve intervenire massicciamente con progetti, iniziative e programmi che mirino a fornire un’occupazione a tutti coloro che sono rimasti fuori dal mercato del lavoro.

È il momento di ripensare agli investimenti comunali: le ricadute economiche – in termini di posti di lavoro, creati o distrutti – devono essere poste in cima alla lista dei fattori da considerare in via prioritaria. Per questo ritengo un atto di lungimiranza la costruzione, indispensabile, del Polo Sportivo, e con questa la realizzazione del progetto di sviluppo del Campo Marzio, e ancora la riattivazione della Scalinata degli Angioli: bisogna riattivare tutto e bisogna farlo presto, prestissimo. Guardare avanti è il primo passo per una Lugano che deve tirarsi su le maniche e puntare a creare le migliori condizioni per attrarre investimenti dall’estero e dagli altri cantoni, valorizzando i propri gioielli, offrendo condizioni economiche favorevoli e dando sfoggio di infrastrutture moderne, polivalenti e capaci di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più competitivo.

Ma ci sono altre opportunità su cui insisto da anni: bisogna puntare sul turismo, con serietà, con visione. Ma questo non basta. Abbiamo bisogno di investire con vigore sulla formazione. E in particolare ritengo fondamentale, per Lugano, sviluppare al massimo una Facoltà di Medicina, scelta che andrebbe a valorizzare e completare l’attuale Master. Credo, inoltre, che sia necessario ampliare i corsi di studio e quindi espandere l’offerta formativa di un hub universitario che diventerebbe un elemento di fortemente attrattivo per i giovani, per i quali Lugano non dovrà più essere solo una location per le vacanze. Penso, in particolare, ad una facoltà di Diritto e ad una vera e propria facoltà di Ingegneria Robotica. Tradotto: dobbiamo investire sul futuro, senza attendere che sia il futuro a bussare alla nostra porta. Avere una visione vuol dire, il più delle volte, sapere intuire ed anticipare tutto ciò che può innovare e migliorare gli strumenti che dobbiamo consegnare ai nostri figli per garantire loro un futuro degno.

Dobbiamo, poi, rilanciare i commerci. E per farlo bisogna partire dal semplice buon senso: investire in pubblicità ed eventi per richiamare il grande pubblico a Lugano. Non solo: serve anche razionalizzare e semplificare il traffico e abbassare i costi dei parcheggi, per rendere l’accesso al centro storico, ed alla città in generale, più semplice e meno costoso. Il marketing territoriale – non mi stancherò mai di dirlo – è una leva fondamentale del commercio e Lugano, senza alcun dubbio, necessita di una strategia pubblicitaria coerente, martellante e ad ampio spettro, focalizzata sulla Svizzera interna e su quei paesi da cui può essere attratta la maggior parte dei visitatori. Forse in passato Lugano era sinonimo di riservatezza, ma i tempi sono cambiati: oggi è necessario che si mostri a tutto il mondo per far conoscere la bellezza che può regalare.

Mostrarsi per ciò che è: grande. Sempre.

Leonardo Bussi, Candidato al Consiglio Comunale di Lugano, Lista n.12, Candidato n.10

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