Claudio Franscella
L’aeroporto cantonale di Locarno è ancora cantonale ?
Federico Marino
2 anni fa
Il presente contributo è l’opinione personale di chi lo ha redatto e non impegna la linea editoriale di Ticinonews.ch. I contributi vengono pubblicati in ordine di ricezione. La redazione si riserva la facoltà di non pubblicare un contenuto o di rimuoverlo in un secondo tempo. In particolare, non verranno pubblicati testi anonimi, incomprensibili o giudicati lesivi. I contributi sono da inviare a [email protected] con tutti i dati che permettano anche l’eventuale verifica dell’attendibilità.

Il deputato al Gran Consiglio de Il Centro Claudio Franscella ha depositato un'interrogazione inerente all'aeroporto cantonale di Locarno. Franscella ha criticato quella che viene definita "un'imbarazzante gestione che rimette in discussione la decisione del Gran Consiglio del 1955 di realizzare un vero e proprio aeroporto cantonale". Secondo il granconsigliere le decisioni successive sono state tutte prese in concerto con questa "decisione-madre"; in particolare, vengono citate l'approvazione del progetto di rifacimento dell'hangar 1 a febbraio 2018 e del mini-allungamento della pista principale dell'agosto del 2019. 

Aperto col contributo dei comuni

Franscella ricorda inoltre come l'aeroporto sia stato aperto nel 1939 dall'Aero Club svizzero grazie al contributo finanziario della maggior parte dei comuni della regione. Per quanto riguarda il presente, invece, l'accento è posto sull'impatto economico dell'aeroporto, che "offre numerosi posti di lavoro qualificati ed è generatore di un indotto economico non indifferente - fattori che lo pongono perlomeno allo stesso livello di altre attività presenti sul Piano di Magadino, quali l'orticultura". 

L'interrogazione del 15 luglio 2021

Il granconsigliere fa poi riferimento all'interrogazione 78.21 del 15 luglio 2021 depositata dal Partito liberale radicale. Franscella recrimina l'assenza di un'affermazione della "chiara valenza cantonale dell'aeroporto" nella risposta del Consiglio di Stato. In essa, si legge, "si ammette tranquillamente di non conoscere quanto sia costato al Cantone l'acquisto e la gestione dell'hangar 1". Inoltre, secondo il membro del Centro "si travisano i fatti del 13 luglio 2021, affermando che anche altre aviorimesse sono state coinvolte, mentre tutti sanno che non così non è stato". Franscella pone l'attenzione sul fatto che "nella stessa risposta è stata poi paventata l'intenzione di affidare a privati l'ammodernamento delle vetuste infrastrutture logistiche civili". 

Le domande inoltrate al Consiglio di Stato

Sulla base di queste considerazioni si chiede quindi:

1. Il Consiglio di Stato intende perseguire la strategia cantonale di gestione delle infrastrutture civili dell’aeroporto di Locarno in cui vi lavorano più di 200 persone?

2. Nella risposta governativa del 6 ottobre 2021 all’interrogazione del PLRT è stata paventata l’intenzione di affidare a privati l’ammodernamento delle vetuste infrastrutture logistiche civili, contrariamente alle strategie cantonali dell’aeroporto di Sion (in fase di cantonalizzazione), di Berna (il Cantone ha svolto un ruolo centrale nello spostamento di una strada cantonale e nell’allungamento della pista), di Payerne (apertura all’aviazione civile promossa dai due Cantoni-sede), di Buochs/Stans (progetto cantonale che assicura, per ora, tremila posti di lavoro qualificati) e di Samaden (privatizzazione abbandonata a favore di un sostanziale intervento degli enti pubblici). Il governo è cosciente di essere in controtendenza?

3. Quest’intenzione è confermata? Se sì, quali sono le motivazioni?

Claudio Franscella,

Fabio Battaglioni, Marco Passalia, Roberta Passardi, Paolo Caroni, Michela Ris, Aron Piezzi, Fabio Kaeppeli

I tag di questo articolo