
Il 29 agosto è stato pubblicato il nuovo Modello di prescrizioni energetiche dei Cantoni (MoPEC 2025). Esso fornisce ai Cantoni uno standard comune per costruzioni e ristrutturazioni energeticamente più all’avanguardia e quindi rispettose di clima e ambiente. Inizia così la prossima fase della transizione energetica nei Cantoni, un cambiamento impegnativo, ma ricco di opportunità: il MoPEC 2025 rappresenta un compromesso, ma contiene comunque elementi importanti per accelerare l'abbandono delle energie fossili. Implementare rapidamente le sue raccomandazioni nella legislazione cantonale è essenziale per poter raggiungere gli obiettivi climatici cantonali e federali; il Rating della politica climatica ed energetica cantonale 2024 del WWF ha evidenziato l'urgenza di intervenire: il Ticino si è classificato al quartultimo posto. Affinché il Cantone possa beneficiare dei vantaggi climatici, ecologici ed economici della transizione energetica, sono quindi necessari ulteriori passi; particolarmente urgente è riprendere le prescrizioni relative alla decarbonizzazione dei riscaldamenti, così come l’obbligo di installare un impianto solare in caso di ristrutturazione del tetto. Una tale modifica della Legge dell’Energia è stata proposta dal Consiglio di Stato nel luglio 2024 e si trova attualmente sui banchi del Gran consiglio, che ha dunque la possibilità di accelerare notevolmente la transizione energetica del Cantone.
Citazioni di Francesco Maggi, Responsabile del WWF Svizzera italiana
“Della superficie dei tetti che in Ticino sarebbe adatta per la produzione di energia solare, solo il 9% è effettivamente sfruttato. E i veicoli elettrici rappresentano solo il 4% del traffico totale, mentre solo il 39% dei riscaldamenti impiega fonti rinnovabili. Anche se tutti questi dati aumentano di anno in anno, i progressi sono troppo lenti ed è evidente che c'è ancora un enorme margine di miglioramento”. “L'abbandono delle energie fossili comporta molti vantaggi: riduciamo le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico, aumentiamo la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, diventiamo meno dipendenti dalle importazioni di energie fossili (che ci costano tra i 6 e i 12 miliardi di franchi all'anno) e creiamo nuovi posti di lavoro in Svizzera. Prima iniziamo, meglio è”.
I passi più importanti per il Canton Ticino
Il Cantone dovrebbe adottare tutte le disposizioni del MoPEC 2025, con particolare urgenza per le seguenti: riprendere le norme sulla decarbonizzazione degli impianti di riscaldamento. È assurdo che ancora oggi vengano installati impianti a gas e gasolio che emettono CO2 e polveri fini e che, già nel medio termine, risultano molto più costosi per gli inquilini rispetto ad alternative rinnovabili collaudate come pompe di calore e teleriscaldamento; introduzione dell'obbligo di sfruttare parte del potenziale solare del tetto in caso di suo risanamento (salvo eccezioni). Attualmente sono soprattutto le aziende e i proprietari di case unifamiliari a investire in impianti solari, mentre sugli edifici plurifamiliari la diffusione del fotovoltaico è più lenta, nonostante i vantaggi economici per gli inquilini siano ancora maggiori. Il motivo principale di questa lentezza è che i proprietari di immobili a reddito non sono interessati a investire, poiché non sono loro a pagare le bollette dell'elettricità; introduzione di un termine di 5 anni per la sostituzione dei riscaldamenti a resistenza elettrica (salvo eccezioni). Questo tipo di riscaldamento consuma da 3 a 4 volte più elettricità di una termopompa, e la sua sostituzione consente dunque di ridurre notevolmente il fabbisogno elettrico e le bollette.
I Cantoni svolgono un ruolo chiave per la protezione del clima
I Cantoni prendono decisioni indipendenti, in particolare nel settore dell'edilizia, responsabile del 40% del consumo energetico svizzero e di quasi un quarto delle emissioni di gas serra. Inoltre, vi è un grande potenziale per lo sviluppo dell'energia solare e dell'infrastruttura di ricarica per le auto elettriche. La Svizzera non può raggiungere i suoi obiettivi di politica climatica ed energetica senza i Cantoni. Essi possono emanare norme sull'efficienza energetica e sull'uso delle energie rinnovabili, fornire incentivi finanziari e assicurare che i proprietari di casa siano sensibilizzati e consigliati.
Francesco Maggi, Responsabile regionale WWF Svizzera italiana