
Lettera aperta al Municipio di MendrisioEgregi Signori, abbiamo preso visione della domanda di costruzione sulla parcella 443 in località Prella a Genestrerio, comune di Mendrisio, che vede come istante la ditta Distico SA c/o Swatch SA. Secondo noi la domanda di costruzione soggiace all’esame di impatto ambientale (cfr: OEIA – Allegato – cifra 80.6) visto che, stando alla descrizione del progetto, si tratta di un centro di distribuzione e che le superfici sono tali da superare ampiamente le disposizioni della norma federale. Di conseguenza la domanda di costruzione andava pubblicata per 30 giorni. Ciò non sembra essere avvenuto e pertanto la pubblicazione non è valida e va ripetuta. Ci permettiamo quindi di fare le seguenti osservazioni. Osservazioni di ordine generale Lo stabile previsto ha dimensioni sproporzionate per il comparto in cui si insedia e il suo impatto paesaggistico, dal nostro punto di vista, è devastante per una zona di pregio come la Prella, dove la presenza di ambienti naturali e di spazi agricoli è ancora prevalente. La strada di accesso, che attualmente serve un piccolo nucleo abitativo, un’azienda agricola, un’azienda vitivinicola e piccole attività industriali, vedrà aumentare in maniera importante il flusso di traffico e verosimilmente, vista la natura dell’impianto, cominceranno a transitare anche automezzi pesanti. Inoltre questo è l’ennesimo capannone di logistica e manifattura con basso valore aggiunto che andrà a occupare migliaia di metri quadrati della pianura del Mendrisiotto. Come si evince anche dalla domanda di costruzione il numero di impiegati al m3 sarà molto basso. Visto l’esiguo spazio rimasto nella nostra regione secondo noi è un ulteriore esempio di spreco di territorio. Sicuramente non è questo il tipo di sviluppo che noi auspichiamo per la nostra regione. Dall’istante, a cui chiederemo un incontro, ci aspettiamo, viste le considerazioni di cui sopra, almeno un impegno importante in compensazioni ambientali esterne, ad esempio lungo il fiume Laveggio. Osservazioni puntuali Dal nostro punto di vista la domanda, così com’è, è lacunosa e va respinta. Per lo meno vanno considerati i seguenti punti. Ci riserviremo di fare ulteriori considerazioni in seguito. 1. Il terreno dove è previsto l’insediamento necessita di bonifica, nell’incarto si dice che sarà oggetto di procedura separata. Secondo noi questo non va bene. 2. Dalla domanda di costruzione non si capisce quale sarà il volume di traffico indotto complessivo dovuto a lavoratori e automezzi. Va valutato meglio. 3. Secondo le nostre valutazioni di spazi, superfici e destinazione d’uso, serve l’esame di impatto ambientale. 4. Le misure di compensazione interne previste andrebbero concordate con un biologo specialista in aree marginali. 5. Chiediamo un piano di mobilità aziendale per i 250 impiegati. 6. Visto l’impatto paesaggistico proponiamo inoltre che l’istante si attivi per delle misure di compensazione ambientale esterne, prendendo spunto dal recente studio del WWF: “Progetto di messa in rete degli ambienti naturali e seminaturali del Laveggio”. Per i Cittadini per il territorio Ivo Durisch e Grazia Bianchi
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