
L’adozione della direttiva europea sulla cittadinanza, parte dell’accordo di sottomissione a Bruxelles, non farà lievitare solo l’immigrazione dall’UE, ma anche quella dai Paesi terzi, tramite ricongiungimenti familiari agevolati.
Prendiamo il caso di un cittadino comunitario (ad esempio italiano) sposato con una donna afghana: costui potrebbe immigrare in Ticino e far arrivare non solo moglie, figli e i propri genitori, ma anche – dall’Afghanistan – suoceri, figliastri, nipoti, zii, cugini,… a condizione che essi siano dipendenti o bisognosi di assistenza. Se poi l’“italiano” in questione è in realtà un extracomunitario naturalizzato, con coniuge extracomunitario, appare chiaro che si sta spalancando la porta all’arrivo di interi clan familiari dall’Africa o dal Medio Oriente. Basta che una sola persona abbia il passaporto di uno Stato membro UE, ed il gioco è fatto.
Paradossalmente, nemmeno gli svizzeri godono di un diritto al ricongiungimento familiare così esteso. Secondo le leggi vigenti, i cittadini elvetici possono portare qui da Stati terzi solo i coniugi e i figli di età inferiore a 18 anni.
Secondo il Segretario di Stato per la migrazione Vincenzo Mascioli, la direttiva europea sulla cittadinanza potrebbe portare in Svizzera 4000 nuovi stranieri in assistenza. Ma, in ambito di libera circolazione delle persone, le cifre ufficiali sono sempre nettamente sottostimate. Era stato promesso che sarebbero arrivati al massimo 8000 immigrati UE all’anno, ma la cifra reale è dieci volte superiore.
Fine della nostra sovranità ed indipendenza; fine dei diritti popolari – perfino l’ex Consigliera federale socialista Calmy Rey, in una recente intervista al Beobachter, ha dichiarato che, in regime di ripresa “dinamica” del diritto UE, i referendum non avrebbero più senso –; contributi di coesione miliardari da pagare a Bruxelles; esplosione dell’immigrazione con tutto quel che ne deriva; impossibilità di espellere stranieri delinquenti o a carico dello stato sociale; eccetera eccetera.
Queste sono solo alcune delle conseguenze del trattato di sottomissione all’UE!
Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale
Lega dei Ticinesi