Patriziati di Lavizzara
IMAGINE … de noialtri
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Redazione
3 giorni fa
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Immaginate le valli ticinesi infestate di lupi, perché ben protetti, hanno i loro diritti, quelli degli abitanti vengono dopo. Immaginate la felicità dei protezionisti di turno – che del lupo ne hanno fatto una bandiera … un’assurda bandiera! – che potranno felicemente dire che il lupo si è ripreso il suo habitat, ma lo diranno stando in città, perché le valli non saranno più da frequentare, saranno ambiente selvaggio e inselvatichito per pochi temerari e avventurosi.

Immaginate che belle le valli lasciate al lupo, finalmente ridate alla natura. Basta luoghi di svago, basta prodotti tipici agroalimentari, basta cura del territorio e passeggiate nei boschi e in montagna con tutta la famiglia, tutto sarà finalmente abbandonato alla foresta. Il territorio, privato del lavoro dei contadini, in poco tempo fagociterà tutto: prati, radure, sentieri, monti … tutto sarà bosco! Si dovrà mobilitare la protezione civile per falciare i prati almeno al piano. Immaginate quanta biodiversità vi sarà in questo contesto totalmente boschivo ma gli ecologisti di turno continueranno a dire che avevano ragione, che il lupo assicura la biodiversità … ma per favore!

Immaginate come saranno popolate o visitate le nostre valli, perché sarà bellissimo andarci con i bambini, tanto i lupi fanno niente (quelli cattivi, ma sempre meno cattivi, sono solo nelle favole) e sono una bella compagnia che incrementerà il turismo … il problema è chi farà turismo nelle nostre valli, ammesso che si possa ancora fare.

Immaginate un Ticino senza allevamento ovicaprino, che i contadini hanno abbandonato in quanto sono degli incapaci, che non hanno capito come fare per gestire il lupo e per rispettare la legalità, nonostante fosse tanto semplice … e poi c’erano perfino gli aiuti dello Stato! Questi contadini non hanno nemmeno capito che il lupo è un animale nobile che può permettersi di fare stragi delle loro capre e pecore, le quali sono invece animali popolari senza privilegi di sorta.

Immaginate la gioia degli enti patriziali o dei proprietari degli alpeggi, che dopo avere investito cifre importanti in questo comparto, per doverosamente modernizzare strutture e attrezzature, si ritroveranno con gli alpi sfitti, senza animali da caricare, pertanto verrà meno una secolare tradizione, la nostra Storia, perché il lupo è da proteggere, lo dice la legge! … tutto il resto non conta.

Immaginate quindi l’enorme danno che può fare – e sta già facendo – il lupo alle nostre latitudini, con la complicità di protezionisti che evidentemente hanno capito nulla del lavoro degli allevatori, e sarà un danno irrimediabile … fatto in nome della legalità! Si dirà che stiamo esagerando … finora il fenomeno è stato molto sottovalutato e le conseguenze negative sono evidenti, di questo passo ci vorrà poco per ritrovarci con lo scenario descritto.

Immaginate di conseguenza come sarebbe bello e opportuno che qualcuno si decidesse a riconoscere che vi sono leggi sbagliate, che vi sono realtà che andrebbero rispettate anche se numericamente non contano niente, che occorre intervenire in modo drastico per salvare il salvabile, che il lupo potrà anche essere carino ma non ci porta nulla e realisticamente non vi sono margini di convivenza, non solo per il settore agricolo ma per il territorio in generale e quello che rappresenta.

Immaginate se finalmente si riconoscesse che il lupo è un animale che oggettivamente può fare paura, un animale pericoloso, che fa danni enormi senza portare nulla, del quale dobbiamo liberarci senza inutili tentennamenti, per il bene stesso del nostro ambiente naturale per il quale, come per i vegetali, è una presenza invasiva e infestante. Immaginate … prima che sia troppo tardi!

Patriziati di Lavizzara: Brontallo – Menzonio – Broglio – Prato – Sornico – Peccia – Fusio.

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