
A firma del suo presidente, Adrian Weiss, l’Associazione Svizzera-Israele ha inviato una lettera al Corso di giornalismo della Svizzera italiana attaccando il suo direttore Roberto Antonini, per una presunta mancanza di imparzialità nel riferire e commentare quanto sta accadendo a Gaza. Accuse presentate in modo generico e non circostanziato. Non si fa ad esempio riferimenti a nessun articolo specifico firmato da Antonini. In modo generico gli si muovono anche accuse relative alla gestione del Corso di giornalismo. A nome della nostra associazione esprimiamo tutta la nostra solidarietà al Roberto Antonini, per la grande competenza e professionalità dimostrata in decenni di carriera, un lavoro svolto spesso in prima linea, e questo anche in Medioriente. E difendiamo il suo operato anche in qualità di direttore dei corsi di giornalismo, compito che ha svolto e svolge con impegno e passione, raccogliendo non solo l’approvazione delle diverse associazioni che organizzano questi corsi, ma anche, ed è l’aspetto più importante, degli stessi studenti e futuri giornalisti. Ricordiamo inoltre all’Associazione Svizzera-Israele che la Costituzione svizzera garantisce il diritto di esprimere “liberamente la propria opinione”. La nostra Costituzione garantisce anche la libertà di stampa. Due elementi fondamentali che non trovano nessun spazio nella lettera inviata ai corsi di giornalismo, come neppure si parla del massacro quotidiano a cui è sottoposta la striscia di Gaza da ormai più di un anno e mezzo.
Roberto Porta, presidente ATG, con l’intero comitato