Tomas E. Romero
I fatti se ne fregano dei tuoi sentimenti
Redazione
un anno fa
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Costruiamo un Ticino prospero e sicuro, dove i cittadini possano esprimersi al massimo delle loro capacità senza timore o censure. Non permettiamo che i valori fondamentali della Svizzera vengano occlusi da una ideologia post-moderna dove la relatività e la soggettività hanno precedenza sulla verità e i fatti. Non permettiamo che il diritto alla libera espressione, sancito nella Costituzione, venga soppresso dalla censura culturale e istituzionale. In effetti, la ricerca della verità implica il rischio di essere offensivi (Peterson, 2018). Tuttavia, negli ultimi anni la cultura popolare e determinate Istituzioni utilizzano concetti completamente differenti, come per esempio la violenza, l’intolleranza oppure la discriminazione per far tacere delle voci che non condividono la narrativa di sinistra che attualmente affligge il nostro continente ma anche alcune Nazioni oltre oceano. 

Purtroppo, non si può sviluppare un pensiero critico nella mente dei cittadini se periodicamente essi vengono giudicati in funzione della loro capacità di tollerare qualsiasi ideologia inclusiva a scapito di ciò che è giusto e ciò che è necessario per la crescita del paese e il benessere dei cittadini. Per esempio, la Svizzera "sarebbe responsabile” soltanto 2% o meno delle emissioni di CO2 a livello mondiale (Swissinfo, 2022). Tuttavia, viene continuamente persuasa da ideologie insensate che mirano alla “protezione” del clima senza calcolare l’impatto negativo sulle finanze della classe media e delle PMI. Piuttosto, bisognerebbe adoperarsi nello sviluppo di nuove conoscenze scientifiche e tecnologie per poter utilizzare le risorse in modo più efficiente ed economico, favorendo in questo modo le persone, le quali hanno precedenza su qualsiasi altro bene giuridico.

Inoltre, non potremmo generare un’attitudine orientata al lavoro, alla costruzione e all’innovazione della conoscenza se non rinforziamo l’istituzione della famiglia, la quale è uno dei pilastri fondamentali della società svizzera. Purtroppo, oggi i concetti di famiglia e matrimonio sono sotto attacco. Oltre la precarietà finanziaria all’interno del nucleo famigliare della classe media, i ruoli e le caratteristiche intrinseche dell’uomo e della donna vengono costantemente diffamati al punto di non riuscire più a rispondere alla genuina domanda di che cosa è un uomo e che cosa è una donna. 

Lo stesso discorso vale in ambito scolastico. Attualmente il percorso formativo dei giovani e basato sulla soggettività delle cose; sull’inclinamento personale rispetto alle questioni del mondo. Tuttavia, la verità è che i giovani sono malleabili. Ciò vuol dire che possono essere persuasi. E a volte persuasi pure nell’errore e nell’inganno. Quindi è un obbligo educare i giovani alla verità. Oppure, quanto meno, al pensiero critico senza pregiudizi culturali o pseudo-moralisti.

Questo velo di censura incide pure sulla sicurezza Nazionale in modo concreto. Attualmente non si può discutere d’immigrazione senza il rischio di essere considerati razzisti. Tuttavia, coloro che ricercano la verità e i fatti, giudicano gli individui soltanto per il contenuto del loro carattere e non per la loro razza, etnia, sesso o religione. Ciononostante, le statistiche riguardo gli stranieri che commettono reati corroborano l’ipotesi del pericolo imminente che comporta una immigrazione indiscriminata e massiccia come quella in Svizzera.

(Swissinfo, 2021)

E ora di chiamare le cose per il proprio nome. È ora di smettere di credere di essere soltanto vittime e di non aver autodeterminazione. È ora di smettere di pensare che l’evasione elimini il problema. È ora di decidere quanto vogliamo essere svizzeri; cambiamo ora.

Tomas E. Romero, Candidato al Gran Consiglio per l'UDC

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