
Giovedì 13 febbraio sono state consegnate 11'000 firme contro i tagli da 10 milioni sui sussidi di cassa malati. L'elevato numero di firme raccolte rappresenta un chiaro segnale contro la decisione presa dal gran consiglio. Negli ultimi 3 anni i premi sono aumentati del 30%, un dato che è destinato a crescere, le persone non riescono più a far fronte a questi continui aumenti: dinanzi a questo enorme problema, le forze politiche dovrebbero garantire maggiori sussidi alla popolazione, ricordiamo che ad oggi circa 1/3 della popolazione residente in Ticino riceve i sussidi. Il taglio imposto dal governo rappresenta invece una totale lontananza a tutte quelle persone che senza sussidi non arriverebbero a fine mese: oggi più che mai serve uno stato sociale forte, che non lasci indietro nessuno. Il mito del pareggio di bilancio non può e non deve avere ripercussioni sulla vita dei cittadini. La salute è un diritto inalienabile per tutte le persone, nessun individuo deve rinunciare a curarsi o a dover rinunciare ad altre spese per poter pagare la cassa malati. Speriamo che alla fine il gran consiglio rifletta su questa assurda decisione e faccia marcia indietro. Soprattutto dopo aver ricevuto da parte della BNS dividendi pari a 80 milioni. Oggi più che mai serve rimodellare il sistema sanitario, con premi in base al reddito. È inaccettabile che una famiglia composta da due figli con un reddito di 100'000 CHF paghi il 20% delle proprie entrate per i premi di cassa malati. La popolazione è stufa di questi continui tagli di stampo neoliberale, i sussidi non si toccano!