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Giovanni Albertini - Un futuro intergenerazionale
Giovanni Albertini - Un futuro intergenerazionale
Giovanni Albertini - Un futuro intergenerazionale
Redazione
9 anni fa

Nella mia pratica professionale - lavoro come fisioterapista - noto molte difficoltà da parte degli anziani nel poter rientrare nel proprio spazio abitativo a causa della presenza di barriere architettoniche e della scarsa offerta di progetti pianificatori volti all’attenzione di giovani, meno giovani e anziani. I famigliari si ritrovano così a dover far capo a case per anziani o a cliniche private, spendendo somme ingenti e allontanando l’anziano dal proprio nucleo e dalle proprie abitudini. Il problema dell’invecchiamento della popolazione non è da sottovalutare e ponendo uno sguardo al futuro penso che a questo sistema si debba porre un freno investendo maggiormente sul concetto intergenerazionale. Immagino a Lugano delle zone abitative con appartamenti privi di barriere architettoniche, servizi commerciali e medicali nelle vicinanze, con contratti di affitto all’avanguardia; ad esempio con la concessione di uno sgravo a giovani e meno giovani che si impegnano a dare una mano agli anziani che necessitano di un aiuto (fare la spesa, commissioni varie, faccende domestiche, ecc.).

Per realizzare queste strutture intergenerazionali Lugano deve trovare maggiormente apporti finanziari di enti e di fondazioni che hanno disponibilità economiche: una collaborazione tra pubblico e privato, inserendo dei vincoli mirati con l’obiettivo di evitare speculazioni a livello edilizio.

Giovanni Albertini, Consigliere comunale PPD, presidente associazione Ticino&Lavoro, membro comitato associazione Generazioni&Sinergie

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