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Giovani verdi liberali Ticino - Respingiamo l’Iniziativa 99%
Redazione
3 anni fa

Il tema delle diseguaglianze è importantissimo, soprattutto in un periodo storico segnato dai danni crescenti dovuti al cambiamento climatico, dai debiti enormi accumulati durante la pandemia e dall’invecchiamento della popolazione. Il processo di transizione che come società dobbiamo attraversare sarà costoso e potrà avere successo solo se il fardello non ricadrà in maniera eccessiva sulle fasce più economicamente deboli della popolazione. L’obiettivo che l’Iniziativa 99% persegue è dunque comprensibile, tuttavia il metodo scelto è grossolano, arbitrario e sproporzionato. L’aumento al 150% rappresenta un cambiamento pesantissimo, insensibile a situazioni differenti e discriminatorio. Gli iniziativisti prevedono maggiori entrate fiscali per una decina di miliardi, cifra illusoria poiché calcolata senza tener conto del fatto che i grossi contribuenti saranno fortemente tentati di spostarsi all’estero, visto l’aumento considerevole (+50%) delle imposte sui redditi da capitale. Attualmente l’1% più ricco paga circa un quarto di tutte le imposte sul reddito del paese (24% nel 20171), cifra che ci ricorda che il nostro sistema fiscale è già oggi redistributivo e che un eventuale esodo di queste persone potrebbe obbligarci ad aumentare le tasse per il ceto medio per compensare le perdite. La paura di perdere i grandi contribuenti non può diventare un freno che blocca qualsiasi proposta di cambiamento, ma questa volta si è superata una linea rossa dettata dal buon senso, e anche di parecchio. Inoltre, il salto al 150% scoraggerebbe gli investitori dall’investire in Svizzera, poiché i loro redditi verrebbero tassati in maniera molto più importante. Ne risulterebbero maggiori difficoltà di finanziamento per le nostre aziende. Infine, per perseguire lo stesso obiettivo ci sono metodi più adeguati e meno invasivi: imposte sulle successioni, sulle donazioni, sugli utili (non redditi!) da capitale (che oggi per i privati non sono affatto tassati) oppure con modifiche assennate delle aliquote di imposizione. Alcune proposte in tal senso sono state bocciate in passato, ma i tempi sono cambiati e i debiti sono esplosi. L’importante è che si faccia una proposta ben ponderata e proprio qui l’Iniziativa 99% fallisce clamorosamente. Per queste ragioni raccomandiamo di votare NO il 26 settembre

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