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Giorgio Ghiringhelli - 15 anni fa il Guastafeste salvò il Katja boat
Redazione
12 anni fa

In questi giorni si torna a parlare del Katja boat, la gialla snack-barca di Roberto Bottani che per il 1. Agosto ha ricevuto lo sfratto dal Porto regionale di Locarno, a causa – secondo i responsabili della società che gestisce l’infrastruttura - di violazioni del contratto di locazione del posto di attracco. Nel frattempo si è saputo che lo sfratto è stato prorogato di un paio di mesi per consentire a capitan Bottani di portare a termine la stagione turistica. Pochi forse ricordano che se l’originale imbarcazione è ancora in circolazione è merito del movimento del Guastafeste, che 15 anni fa lanciò una colletta per salvarne l’esistenza. Era l’agosto del 1998. Il Cantone aveva ritirato le targhe dell’imbarcazione in quanto durante un controllo da parte dei tecnici cantonali erano emerse diverse lacune che non garantivano più la sicurezza del natante. Il ritiro delle targhe fu immediato, proprio in piena stagione turistica, compromettendo così la già non florida situazione finanziaria del piccolo imprenditore e privando indigeni e turisti di una simpatica attrazione. Il preventivo dei costi per ripristinare il battello ammontava a circa 38'000 franchi : una somma che Bottani non possedava. Quasi allo stesso momento il Consiglio di Stato respinse un ricorso di Bottani contro la decisione del Municipio di Locarno di far cessare alle 23 le proiezioni del “drive in” che a quell’epoca, da anni, egli gestiva alla foce della Maggia. Inoltre a Bottani venne intimato l’ordine di smantellare definitivamente entro il 30 settembre di quell’anno il suo snack.bar in fondo a Viale Respini. “Questo è un colpo durissimo – disse l’interessato alla stampa – e se non trovo qualcuno che mi dà una mano, la vedo male”. Era per me evidente che contro Bottani era in atto una sorta di accanimento da parte delle autorità, e ciò me lo rese simpatico. Fu a quel momento che il Guastafeste decise di intervenire in suo aiuto lanciando una colletta. A comprova della simpatia di cui godeva l’estroso personaggio, l’iniziativa ebbe un successo immediato e incredibile e in poco tempo vennero raccolti ben 27'329 franchi, che, aggiunti ai 10'470 franchi versati dall’assicurazione, permisero di coprire i costi per la riparazione dello scafo e della parte meccanica del natante. Grazie a ciò , già il 19 settembre del 1998 il Katja boat poté riprendere la navigazione, dopo un mese di forzata pausa. Spero che anche questa volta si possa trovare una soluzione per garantire un posto d’attracco al battellino più famoso e fotografato del lago Maggiore. Giorgio Ghiringhelli

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