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Giancarlo Bosisio: "Scudo, non si devono colpire i lavoratori"
Redazione
15 anni fa

Nella serata di mercoledì 2 dicembre, in occasione di una riunione, presenti circa 500 persone, organizzata dai Sindaci di Clivio, Brusimpiano, Cuasso al Monte, Saltrio ed Arcisate, si è avuta la tangibile certezza dell’ingiustizia che sta colpendo i lavoratori frontalieri. Appare sempre più chiaro che la peculiarità fiscale del lavoratore frontaliere, e soprattutto di quello che lavora in Svizzera, non è conosciuta e non è facilmente risolvibile con i dettati di una circolare che riprende una legge scritta quando ancora chi andava a lavorare all’estero, a fine mese, riceveva il salario in “busta paga” e non sul conto corrente. Malgrado l’encomiabile iniziativa dei Sindaci dei suddetti paesi e degli altri presenti, va rilevato che gli interessi politici di parte, impediscono che sulla questione fiscale vi sia un’unità di intenti da parte almeno di quegli amministratori che usufruiscono dei ristorni delle imposte pagate in Svizzera dai frontalieri. In modo ancora più evidente si è potuto constatare l’interesse o troppo episodico o nullo manifestato da molti Parlamentari della zona di frontiera. Considerare questi soggetti detentori di capitali all’estero è una forzatura che giudichiamo tale non per interesse ma perché profondamente ingiusta. Sono peraltro inaccettabili le accuse, gli attacchi e le minacce che questi lavoratori o ex lavoratori frontalieri stanno ricevendo da più parti che misconoscono sia il loro apporto considerevole all’economia delle zone di frontiera sia all’economia ticinese. Come OCST ribadiamo innanzitutto la necessità che i loro Sindaci e i Parlamentari operino perché venga riconosciuta la specificità di questi lavoratori, come è accaduto anche per altri lavoratori. È comunque certo che nelle nostre terre di frontiera lo “scudo Tremonti ter” sarà ricordato non perché ha colpito gli evasori che hanno portato i loro capitali all’estero ma perché si è accanito sul salario e sui risparmi dei lavoratori in Svizzera. Giancarlo Bosisio, Responsabile Ufficio frontalieri OCST

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