Michele Codella
Finanze di Lugano ”tanto tuonò che piovve”
Redazione
16 giorni fa
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Un vecchio detto dice ”tanto tuonò che piovve”, che si addice perfettamente alla situazione finanziaria di Lugano.

Che le nubi all’orizzonte di Lugano fossero scure, è noto da molti anni, visto che da tempo diversi segnali sono sotto gli occhi di tutti: il debito pubblico crescente (il miliardo è quasi stato raggiunto), il pareggio di bilancio è stato raggiunto solo grazie allo scioglimento di riserve come i contributi LAILA, il dimezzamento degli ammortamenti (vedi contii consuntivi 2023 della Città di Lugano) e da ricavi da sopravvenienze in caduta libera.

Ieri è stato presentato il piano finanziario 2025-2028: il pareggio di bilancio non sarà più raggiungibile ed il debito pubblico lieviterà a ca. 1.4mia di franchi nel 2028, alimentando un’idrofora che succhierà interessi per 14 milioni di franchi l’anno, sempre ammesso che il tasso debitore non aumenti.

Questo è il risultato di una politica miope che, vedendo i risultati positivi artificiosi, di fronte ad un futuro che si presentava poco promettente, ha continuato a progettare con investimenti faraonici, che nella situazione attuale non potranno vedere la luce, dimostrando una scarsissima lungimiranza.

Non dimentichiamo che ogni progetto, parte con un investimento iniziale del 4% di costi di progettazione rispetto al costo totale dell’opera. Questo preoccupante dato è emerso dalle risposte date dal Municipio all’interpellanza presentata da Avanti con Ticino&Lavoro in data 5 settembre 2024.

Crediamo sia finalmente giunto il momento di fermarsi e riflettere, perché da quanto emerge dal piano finanziario 2025-2028, il debito pubblico del singolo cittadino di Lugano passerà dagli attuali 13'600.- franchi a 20'000.- franchi (ricordiamo che la media cantonale oggi si attesta attorno ai 7’000.- franchi!)

Concludendo possiamo dire che a Lugano ha iniziato a piovere, e prima che questa pioggia diventi tempesta bisogna prendere delle decisioni, dolorose ma importanti. Utilizzare la scorciatoia dell’aumento del moltiplicatore sarebbe una decisione scellerata, con conseguenze disastrose. Ciò potrebbe portare potenziali nuovi contribuenti ad accasarsi nei comuni della cintura di Lugano con condizioni fiscali decisamente migliori… tanto per loro cosa cambierebbe, i servizi ci sono lo stesso…

Michele Codella, Membro della commissione della Gestione Lugano per Avanti con Ticino & Lavoro

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