
Nei giorni scorsi è partita la raccolta firme per il referendum contro il credito di 3.3 milioni di franchi per velocizzare il tratto di strada che da Quartino porta all’entrata dell’autostrada a Camorino e i promotori, a cui riconosco l’astuzia nel depistare il cittadino, parlano solo di semafori anche se gli interventi alle carreggiate sono molto più incisivi. Ma andiamo con ordine, come primo motivo per far firmare il referendum citano l’errore dell’aumento del traffico calcolato per la proiezione futura che non si tratterebbe del 2.8% ma stabile.
Troppo facile prendere un dato generale per smentire una proiezione che stima la diminuzione del tempo di percorrenza su questo tratto dal 30 al 50%. Chi conosce e percorre la strada sa benissimo che sul tratto incriminato il traffico è aumentato e molto più del 2,8% in quanto le costruzioni nuove sia abitative che artigianali, industriali e commerciali sono cresciute come funghi negli ultimi anni e queste attività sono grossi generatori di traffico anche solo interno. Quindi già il primo punto adottato per contrastare il credito è forviante e non dimostra assolutamente niente. Simulare il comportamento del traffico non è facile è vero ma oggi abbiamo a disposizione programmi sofisticati e il collega Bruno Storni lo dovrebbe sapere che grazie alla tecnologia ha collaborato a portare vari satelliti fuori dalla nostra atmosfera.
Il progetto prevede di togliere le rotonde e inserire delle ampie preselezioni a 3 corsie per direzione nei punti più critici e più urbanizzati dando precedenza al traffico di transito, i semafori sono solo una minima parte del progetto ma questo i referendisti non lo dicono perché sanno che nella mente del cittadino il semaforo diventa rosso e il rosso oltre non essere più di moda ogni tanto ti blocca anche. Ma anche in questo caso se ne guardano bene dal raccontare tutto. Si dice pure che i Comuni tra Gudo e Gordola saranno penalizzati perché l’automobilista sceglierà questa strada e non quella con i semafori, ma se i tempi di percorrenza si dimezzeranno con i semafori è un’affermazione che da solo dello stupido all’automobilista ma non ha nessun fondamento logico.
Stesso discorso per i Comuni del Gambarogno, Contone in prima fila con attese al semaforo prima di immettersi nella via principale, però in realtà il tempo perso nell’attesa lo si recupera subito dopo se si diminuisce il tempo di percorrenza. Inoltre proprio i cittadini di questi Comuni sono gli ultimi che si devono lamentare in quanto, quando si è trattato di vendere i terreni edificabili a prezzi dal 300 al 700 volte più cari del franco al m2 agricoli ereditati dai genitori, non si sono preoccupati che poi le attività avrebbero portato traffico. Non si può avere il soldino e anche il panino. Il territorio si è sviluppato e questo va bene a tutti, adesso adattiamo le vie di comunicazione al livello di urbanizzazione con un credito contenuto che non sarà comunque uno sperpero di denaro come affermano i referendisti.
Fabio Badasci, correlatore del credito in GC
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