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Edo Pellegrini - Il DECS, in fatto di trasparenza, ci sembra ai livelli dell’Unione sovietica
Redazione
2 anni fa

UDF Ticino non è avvezza ai giudizi pesanti ed alle dure critiche, ma qui si sta davvero esagerando. La prossima settimana, in Gran Consiglio, voteremo l’emendamento con il quale il Governo chiede di inserire nel preventivo 2022 un importo di oltre 200’000 franchi per sperimentare, in alcune Scuole Medie, il progetto del DECS di “superamento” dei livelli.

L’idea iniziale del DECS era quella di implementare tout court, in tutte le sedi, il progetto. Visto che, però, la Commissione della gestione ha stralciato il credito, il DECS ha ripiegato sulla sperimentazione, senza cambiare, però, una virgola del progetto, nonostante che la grande maggioranza delle risposte alla consultazione indetta a fine 2021 muovesse critiche, anche molto severe, al progetto fino a rigettarlo, in parecchi casi, completamente.

Fra l’altro, a proposito di trasparenza, mal si capisce come mai non venga pubblicato il numero di sedi-classi che verrebbero coinvolte, nonostante che si sia, però, potuto stabilire un importo da chiedere al Gran Consiglio.

Aron Piezzi, membro della Commissione formazione e cultura del Gran Consiglio, ha chiesto, lunedì scorso, di distribuire ai membri della Commissione (di cui fa parte anche il sottoscritto) i testi delle prese di posizione di chi ha risposto alla consultazione. La richiesta è stata respinta ieri dal Governo che, bontà sua, permette cortesemente l’accesso alla documentazione solo andando a consultarla a Bellinzona, come se si trattasse di segreti di Stato e come se i deputati non avessero altro da fare che fare una gita, fra ieri pomeriggio e oggi, di mezza giornata a Bellinzona per consultare documenti che potrebbero benissimo essere inviati a domicilio.

Se non bastasse il DECS ha anche proibito alla Consulta dei presidenti dei plenum dei docenti di Scuola Media, la pubblicazione della sintesi delle prese di posizione dei collegi docenti sulla consultazione citata, sintesi redatta dalla Consulta medesima ed inviata al DECS una decina di giorni or sono.

La prossima settimana discuteremo di tutto ciò in Gran Consiglio e speriamo vivamente che nessun deputato voglia sostenere il DECS in questa suo antidemocratico modo di agire.

Per UDF Ticino

Edo Pellegrini, presidente e deputato in Gran Consiglio

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