Andrea Togni
È davvero uno sperpero difendere la “ticinesità”?
Redazione
3 mesi fa
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In un'epoca di globalizzazione, che sta stravolgendo rapidamente abitudini e società, salvaguardare la nostra identità è un investimento non mera nostalgia. 

È vero, la situazione economica attuale induce a risparmi a qualsiasi livello, inclusi i canoni radiotelevisivi. Sono appena stato nominato nel consiglio regionale della CORSI e credo che la SSR sia chiamata a comunicare meglio lo sforzo di oculatezza ed efficienza a cui è chiamata, in equilibrio tra qualità ed economicità, ma deve continuare a essere una fonte vitale di arricchimento per tutti. 

Da Ticinese resto politicamente disorientato di fronte a chi, per vociare, schieramento, cadrega e responsabilità civica, dovrebbe difendere senza esitazione la nostra “ticinesità”, mentre lancia proposte lesive contro un ente che è elemento sostanziale per il mantenimento e preservazione della nostra identità. La difesa della nostra "svizzeritudine" è più che una questione di schieramento politico; è una questione di cuore e non può essere contraria agli interessi della Svizzera Italiana.

La “ticinesità” è l’essenza culturale e linguistica del Ticino, rappresenta un patrimonio inestimabile all'interno del mosaico svizzero. In una nazione celebrata per la sua diversità, il Ticino e il Grigioni Italiano fungono da vitali ponti culturali, preservando l'unicità dell'italofonia in Svizzera.

Il Ticino testimonia la forza e la resilienza di una comunità che, pur valorizzando le proprie radici, guarda con apertura al futuro. Dobbiamo impegnarci per un tessuto sociale coeso, dinamico e inclusivo, capace di dialogare sia all'interno della Svizzera che con il mondo.

La “ticinesità” trascende la semplice eredità storica, è l'identità ticinese, il cui valore va oltre il mero aspetto economico, estetico, gastronomico, turistico, artistico, letterale, teatrale e di vita quotidiana. La “ticinesità” è il tessuto che unisce, promuovendo senso di appartenenza e orgoglio comunitario, e nel quale continuare a integrare con i nostri valori chi in Ticino decide di venire a vivere. 

Il ruolo della RSI (Radiotelevisione svizzera di lingua italiana) è fondamentale in questo contesto. Oltre a essere depositaria di anni di storia radiotelevisiva, è presenza costante sul territorio, è garanzia di visibilità per i più piccoli (dai politici, agli sport minori, …), è un pilastro dell'informazione, contribuisce significativamente alla promozione e conservazione della nostra ticinesità. La sua funzione va ben oltre l'intrattenimento, svolgendo un ruolo attivo nel mantenere viva l'identità regionale e promuovere la coesione nazionale.

La conservazione della nostra essenza ricade su chiunque viva in Ticino ed ha un ruolo nella preservazione della nostra unica eredità culturale e linguistica, senza dimenticare che, la RSI, è fonte di ricaduta economica, nonché di aziende e posti di lavoro presenti nel nostro Cantone e che non sono sotto il cappello SSR.

Andrea Togni, Candidato PLR al Municipio e CC di Lugano

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