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Donatello Poggi: Chi sono i signori della droga in Europa e in Svizzera?
Redazione
13 anni fa

Basta leggere e informarsi un po’ approfonditamente su questo tema – legato comunque anche alla nostra politica nazionale di sicurezza – per costatare che in Europa ma anche in Svizzera (ma va?) il traffico e lo spaccio di eroina e di cocaina, vede quali “protagonisti” persone evidentemente poco raccomandabili di origine balcanica (albanesi, kosovari e macedoni) e dell’Africa occidentale, anche se in maniera minoritaria:organizzazioni criminali imperniate su persone che hanno chiesto asilo politico (ma va?) oppure che vivono illegalmente nei paesi europei (fonte: NarcoMafie).I dati riguardanti il “terminale” di Zurigo sono impressionanti e dovrebbero preoccupare e non poco le nostre Autorità politiche in quanto, di conseguenza, sono perfettamente giustificabili certe reazioni popolari e a nulla serve confonderle, ipocriticamente e provocatoriamente, con forme di “razzismo” che alla lunga possono anche “irritare”. Questi dati consentono di avere un quadro di riferimento eloquente.Il 17% dei trafficanti arrestati sono di nazionalità svizzera, l’83% sono cittadini stranieri. Il 74% uomini, il 22% donne e sul rimanente 4% riserbo delle autorità (?).

Da non trascurare e non sottovalutare il potere condizionante del denaro anche nei confronti di certi ambienti politici, bancari, professionisti, finanziari e imprenditoriali svizzeri.Ma che strano, di tutte queste persone non ne finisce in galera nemmeno una e se succede è cosa comunque molto rara. Perché?Dai nostri servizi si apprende che le droghe pesanti hanno due grossi centri di smistamento (per il mercato svizzero ma anche per l’Europa) a Lucerna e a Zurigo e che tale mercato è controllato, udite udite, per il 90% da ex jugoslavi e albanesi (ma va?).E per finire, per ciò che riguarda lo spaccio di eroina, è ormai diventato monopolio di albanesi e kosovari, definiti “spietati” nell’imporre regole e controlli (ma va ?).Ma in Ticino arrestano ogni tanto qualcuna di queste “brave persone” o ci si preoccupa preferibilmente d’altro, meno “pericoloso”?E la “nostra” ministra degli esteri in scadenza, la molto opaca Micheline Calmy-Rey, la smette di intrattenere rapporti “privilegiati” con le autorità kosovare quando, da tempo, altri Stati europei come la Spagna, la Francia e persino l’Italia si sono accorti che, di fatto, in Kosovo comandano tutt’oggi i clan mafiosi (rapporti UE) e la democrazia non sanno neppure cosa sia? L’importante è versare aiuti, tanti i soldi sappiamo tutti di chi sono.Strano, davvero molto strano il comportamento della ministra socialista, che fra l’altro è stata una delle prime a voler riconoscere l’indipendenza del Kosovo (?), quando altre nazioni europee non ne vogliono neppure sapere a tutt’oggi.Sarà forse per questo che in Kosovo vogliono dedicargli addirittura una piazza? Io sinceramente al suo posto sarei molto imbarazzato come politico, a meno che …Signora ministra in scadenza, non è che alla fine la piazza la paghia- mo ancora noi? Non ci sarebbe da stupirsi più di quel tanto, grazie anche alla “sua” politica estera.

 

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