
I Giovani Liberali Radicali Ticinesi accolgono con un misto di soddisfazione e rammarico i dati che emergono dagli studi1: ancora una volta, le statistiche – tanto care al DECS quando si trattava di respingere la proposta – dimostrano che la lingua di Dürrenmatt e Einstein necessita di maggiore considerazione e di un ruolo più centrale nella formazione scolastica ticinese.
Non si tratta solo di arricchire il bagaglio linguistico degli studenti, ma di garantirne una preparazione adeguata per il mondo del lavoro e per il proseguimento degli studi. La crescente tendenza a scegliere la Svizzera francese pur di evitare il tedesco non è più solo una preferenza, bensì una scelta che, di fatto, appare sempre più come una costrizione imposta dalla carenza di un’adeguata formazione linguistica.
Se questi campanelli d’allarme non bastano a incentivare soluzioni più efficaci per rafforzare l’insegnamento delle lingue, ogni investimento volto a favorire l’integrazione dei giovani nella società rischia di essere vanificato.
Con i tempi della politica, è evidente che non si può più tergiversare: il DECS deve finalmente esprimere in modo chiaro quali siano le sue intenzioni. Continuare a rimanere in una posizione di attesa e incertezza non fa altro che acuire il problema, lasciando studenti, famiglie e docenti senza una prospettiva concreta sul futuro dell’insegnamento del tedesco. È tempo di passare dal “sa po mia” ai fatti.
Ora più che mai, la nostra proposta va concretizzata. Il tempo scorre e i giovani attendono risposte.
Giovani Liberali Radicali Ticinesi – Più libertà, meno stato.