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Davide Pedrioli - Cattedrale delle Officine FFS: futuro polo degli eventi di Bellinzona?
Redazione
3 anni fa

Lo sviluppo urbanistico della seconda metà del XX secolo in Europa ha proposto la segregazione delle funzioni residenza, lavoro e turismo. Ciò è stato possibile soprattutto grazie all’aumento delle possibilità di mobilità individuali che ha portato negli ultimi decenni a conseguenze ambientali di non poco conto. Negli Stati democratici e, soprattutto, ricchi ciò ha portato la politica finalizzata alla promozione del trasporto pubblico. Purtroppo a livello di sviluppo delle città si son vieppiù creati dei ghetti dove in funzione del reddito si sono consolidati i quartieri residenziali. Ancor più grave è la frammentazione d’uso sulle varie fasce giornaliere dove, anche in Ticino, molte zone sono oggetto o di grandi concentrazioni di persone o di solitudine, cadenzate da spostamenti poco utili e lunghi. Diversi bellinzonesi avranno già visualizzato il Viale della Stazione, nostro “salotto buono”, che a certe ora è desolatamente vuoto.

Riordinare questa struttura urbanistica, quand’anche il politico ne abbia percepito la necessità, è un esercizio arduo perché presuppone una capacità intellettuale di non “poco conto” e una pari capacità di interloquire con gli attori privati. A Bellinzona in questo decennio abbiamo l’irripetibile possibilità di partire dal “foglio bianco” grazie al riposizionamento delle attività industriali delle FFS da Bellinzona-centro a Castione. Questo mette a disposizione della città ca. 130’000 metri quadrati che potranno essere rioccupati in un modo moderno. Il Municipio di Bellinzona, con le FFS ed il Cantone, ha dato i primi segnali costruttivi in questa direzione e, presentando le prime ipotesi di nuovo ordinamento urbanistico, si può dire che siamo sulla giusta ... via.

Ora però viene la parte difficile. Bisognerà avere l’accortezza di dar seguito alle indicazioni del dibattito di questi ultimi mesi e cogliere le proposte, anche critiche, di chi ha voluto esternare le proprie visioni. Si tratta di proporre i contenuti, siano essi pubblici o privati, di chiaro interesse generale. Uno di questi è quello della destinazione dell’attuale “Cattedrale delle Officine FFS” laddove il concetto urbanistici ne ha definito la necessità di mantenerla. Per la funzione, vista la posizione di testata nord del nuovo centro città e la prossimità con la stazione centrale di Bellinzona, non si deve considerala solo come contenitore multiuso. La “Cattedrale” potrebbe svilupparsi come centro degli eventi, siano essi congressuali o simili. Centro che da sempre a Bellinzona manca e ci costringe ad utilizzare i due incidenti urbanistici degli anni del boom edilizio messi un po’ alla rinfusa addosso all’allora Caserma (Espocentro e Palaponzio).

Per tornare alla Cattedrale delle Officine FFS credo che in un’ottica di multifunzionalità si potrà finalmente dar spazio alla SUPSI, che nel frattempo si sta installando a ridosso di tutte le principali stazioni TILO e ad altri istituti di formazione. Il dibattito è in corso, ascoltiamo ! La città capitale deve giocare queste carte ed uscire da certi steccati della vecchia città, città che ora non sono più solo piazze e spazi verdi. Come diceva Seneca qualche millennio fa : ...”Anche se il timore avrà sempre più argomenti, tu scegli la speranza”,

Ing. Dipl ETH-Z Davide Pedrioli
Consigliere comunale PPD

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