Il signor Besana, del movimento Avanti con Ticino e lavoro (così scrive lui), in un contributo apparso su questa rubrica affermava che il deficit del Cantone di 96 milioni di franchi sarebbe in parte generato “da una crescente sinfonia di milioni in favore di istituzioni, fondazioni, musei e orchestre mai chiamati a contribuire in maniera solidale alla ripartizione dei sacrifici”. Una sciocchezza, detta per ignavia o fingendo di non sapere, perché il deficit non sarà minimamente toccato dal costo dei contributi alla cultura, visto che in questi tempi di vacche magre queste istituzioni saranno sostenute dal Fondo Swisslos, fondo che per suo statuto può sostenere solo attività sportive, culturali e in parte sociali. Non pesando sulla gestione corrente, le istituzioni culturali non contribuiranno in alcun modo ad ingrandire il deficit.
Perché la cultura sarebbe colpevole?
Per quale ragione la cultura, che non c’entra nulla, sia individuata tra le colpevoli a prescindere del disavanzo pubblico da un rappresentante di Avanti con Ticino e lavoro è però cosa interessante. Sarà perché è un settore nel quale chi lavora non merita tutela? Sarà perché è un settore nel quale operano anche molte persone volontarie che vanno disprezzate? Sarà perché è un ambito che fa capo a un Dipartimento cantonale alla cui direzione c’è qualcuno che non piace per qualche oscura ragione? Mah, io un’idea l’avrei, ma è Natale, certe cose è meglio pensarle e non dirle. Buone feste.
Manuele Bertoli