
“Le fondamenta di ogni stato sono l’istruzione dei suoi giovani”. Lo diceva Diogene il Cinico, filosofo greco, già negli anni 300 a.c; siamo nel 2025 e siamo ancora confrontati con il fatto che nessuno ha fiducia nei nostri ragazzi.
Sono mamma di tre adolescenti ancora nell’obbligo scolastico, seriamente preoccupata del loro futuro.
Ho sempre detto ai miei figli che il loro mestiere deve essere in primis quello di essere degli adulti felici, per esserlo devono ovviamente poter scegliere una professione che dia loro soddisfazioni e stimoli sempre nuovi. Sono dell’idea che chi sceglie un apprendistato è altrettanto degno di stima, rispetto a chi decide di affrontare un percorso accademico/universitario. Nella nostra quotidianità non abbiamo bisogno solo di professori, primari, scienziati e alti letterati, a tutti noi fa piacere andare al ristorante e mangiare bene, andare in un negozio ed essere consigliati al meglio, di chiamare un ufficio e parlare con personale competente e tutta una serie di altre attività che necessitano un percorso formativo pratico che si svolge per mezzo di un apprendistato.
Nel 2021 il Gran Consiglio aveva proposto di alzare al 5% la proporzione di apprendisti nell’amministrazione cantonale, il 20 maggio prossimo, gli stessi partiti voteranno no a questa loro richiesta.
Onestamente sono veramente desolata nell’apprendere che il Ticino è sempre al fanalino di coda in tutto, confrontato con il resto della Svizzera, siamo tra i primi solo per quanto riguarda i tagli alla formazione. Se i privati assumono sempre meno apprendisti, lo Stato deve dare un segnale forte, deve essere da esempio e iniziare a cercare di invertire questa rotta.
I nostri ragazzi sono sempre meno motivati e li capisco pure, a nessuno di noi farebbe piacere vedersi chiudere le porte del futuro con un semplice “se non hai trovato la professione che ti piace puoi ripiegare su altro”, voi affrontereste una vita svolgendo una professione che non amate? Dare la colpa ai giovani per le mancanze degli adulti è davvero di una bassezza estrema, capisco che poi stanno tutto il giorno sui social a cercare di emergere in un mondo senza garanzie.
Per passare dal 4,3% al 5% di apprendisti nell’amministrazione cantonale occorre assumere 30 giovani. Non potete nascondervi dietro un semplice “ci siamo quasi”, voi affrontereste un viaggio con i freni “quasi” a posto? L’epilogo sarebbe quasi sicuramente uno schianto.
Avanti con Ticino&Lavoro il 20 maggio sosterrà i miei figli, i nostri figli e i vostri figli, ricordatevelo in futuro.
Valentina Mühlemann, già candidata Avanti con Ticino&Lavoro