E’ ormai incontestabile che dobbiamo ridurre le emissioni di CO2 (anche se ci saranno sempre coloro che invece contestano questo fatto) ed anche i paesi produttori di petrolio, soprattutto i paesi del medio oriente, investono miliardi in tecnologie che producono energia senza consumare l’oro nero.
Cominciamo subito con il dire che il sole come il vento sono fonti che non si devono comprare e sono disponibili gratuitamente e l’unico investimento è la tecnologia per utilizzare queste fonti energetiche. Dire che sono rinnovabili non è necessario perché non le bruciamo e non dobbiamo ricostituirle perché sono sempre disponibili. L’acqua è un’altra fonte pulita perché non si brucia ma che comunque si deve rinnovare nel senso che dobbiamo comunque averne a disposizione in modo sufficiente per azione i macchinari che producono energia elettrica e per essere efficiente è necessario costruire delle centrali idroelettriche e per centrali vuol dire poste in luoghi strategici con dighe e laghi artificiali. Centrali vuol dire dover trasportare l’energia elettrica prodotta verso i punti di utilizzo con cavi, piloni, trasformatori etc. e si calcola che si perde tra l’5 e 12% di energia nella distribuzione delle cosiddette reti. L’Ufficio dell’Energia scrive che “nel 2012 ci sono stati 4435 GWh di perdite di rete, che sommati al consumo netto costituiscono il fabbisogno nazionale, pari a 63408 GWh e di cui le perdite costituiscono circa il 7%”. Nel 2022 la produzione elettrica in Svizzera è ammontata a 59000 GWh con una perdita di rete di 4567 GWh che corrisponde a circa il 9%.
E’ uno spreco che c’è anche se si costruiscono parchi eolici o solari sul mare o sulle montagne.
Con la tecnologia solare (fotovoltaica o termica) e le termopompe possiamo finalmente staccarci dalla rete e produrre localmente ciò di cui abbiamo bisogno ed anche di più. Non abbiamo più bisogno di comprare la materia prima che ci viene portata con dei camion cisterna e poi trasferita nei serbatoi interrati a casa nostra! Per anni abbiamo ricevuto queste materie prime come la legna e poi il carbone ed infine il petrolio che ci siamo abituati e non ci pensiamo neanche più eppure anche questo è come la distribuzione di energia elettrica con le reti: di nuovo uno spreco per la distribuzione. Ogni anno vengono sprecati 200.000 tonnellate di olio combustibile che equivalgono 2.000.000.000 kWh. Ogni anno in Svizzera si perdono 2 miliardi di kilowattora di energia a causa di inefficienze nella distribuzione e nella combustione dell'olio combustibile per il riscaldamento degli edifici. Uno spreco energetico nascosto che si aggiunge al CO2 ed altri inquinanti prodotti dalla combustione di prodotti non rinnovabili.
Conclusione: utilizziamo le fonti di energia gratuite e produciamo e consumiamo l’energia elettrica localmente.
Claudio R. Boër
Candidato PVL, Lista 3 Candidato 15 al Consiglio Comunale di Lugano