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Cassa malati, violenza domestica e soglia di sbarramento: Soddisfazione
©Gabriele Putzu
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Redazione
un giorno fa
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Accantonando anche quest’anno l’infelice Consuntivo, l’UDC si esprime soddisfatta per gli esiti delle votazioni sull’iniziativa delle casse malati della Lega, sull’iniziativa per una legge cantonale contro la violenza domestica – presentata da Roberta Soldati nel 2022 – e infine per il respingimento della pericolosa soglia di sbarramento, che avrebbe minato la nostra democrazia.

Il Gruppo UDC si esprime positivamente sull’esito della votazione in GC dell’iniziativa “Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!” della Lega, che il popolo potrà andare a votare così come è stato concepito e sottoscritto dai firmatari. L’UDC resta fedele al mandato popolare e a coloro che hanno sottoscritto l’iniziativa. Non servono infatti versioni annacquate o altre strategie!

Soddisfazione da parte dell’UDC per l’esito della votazione sull’iniziativa parlamentare generica “Per una legge cantonale contro la violenza domestica” presentata da Roberta Soldati e cofirmatari nel 2022, passata con 75 voti favorevoli e 0 contrari. L’atto intendeva creare una base legale che disciplinasse il fenomeno della violenza domestica. In particolare, ora si avrà un’unica legge che riunisce tutti i principi già espressi nel Piano d’azione cantonale contro la violenza domestica, che erano precedentemente sparsi in diverse leggi.

Infine, a maggioranza, il gruppo UDC è altresì soddisfatto del respingimento la proposta di introdurre una soglia di sbarramento del 3% per l’elezione in Gran Consiglio. La maggioranza del gruppo ha sostenuto infatti il rapporto di minoranza Petralli/Padlina che sottolineava come la proposta della soglia di sbarramento comportasse il rischio di minare la morfologia della nostra democrazia rappresentativa escludendo forze politiche sostenute da una parte significativa della popolazione. Si sarebbero esclusi dei partiti o dei movimenti che seppur eletti con una percentuale contenuta di voti, rappresentano comunque una parte dell’elettorato ticinese. Se davvero si vuole migliorare il funzionamento dell’attività parlamentare, si lavori sul Regolamento del Gran Consiglio. Non si intervenga sulla Costituzione per disinnescare la rappresentanza politica.

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