
Se non erro ad interpretare il senso della sua risposta, sembra che a Giovanni Frapolli sia piaciuto poco il mio articoletto “Una mosca bianca sulle nevi”. Me ne dispiace, ma ciò non toglie che, malgrado che la risposta sia lunghetta anzichenò, la mia domanda - che continuo a ritenere legittima e anche assai diffusa, nel “paese reale” – resta inevasa. Non posso quindi fare altro che ribadirla: come mai Frapolli fa di tutto per mandare all’aria ogni e qualsiasi iniziativa mirante alla gestione di stazioni turistiche indipendenti dalla sue società?Nessuno pretende che egli debba rinunciare ai crediti che può vantare qua o là (ci mancherebbe!), ma come mai vuol restare ad ogni costo parte attiva nella gestione degli impianti, se ciò gli causa solo i problemi che dice? Per il resto, posso assicurarlo che il rapporto dei periti che hanno esaminato i complicati intrecci fra le sue iniziative e gli aiuti e sostegni pubblici l’ho letto. E proprio per questo so che vi si trovano parecchie cose; non solo quelle di cui lui si vanta! Sinceramente, al suo posto, su questo argomento cercherei di… “volare basso”. So che il consiglio si addice poco a un esperto di elicotteri, ma credo che il senso sia chiaro (anche perché il suddetto rapporto non è ancora materiale da museo…). Franco Celio, Ambrì
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