Se il nostro obbiettivo è incentivare il ritorno dei giovani ticinesi d’oltralpe dobbiamo puntare su una politica famigliare solida. Chi vive fuori Ticino riflette ad un possibile ritorno quando forma una famiglia e fino alla scolarizzazione del primo figlio. I giovani di oggi dimostrano di avere priorità nuove e sensibilità diverse: una famiglia in cui entrambi i genitori lavorano a tempo parziale e passano del tempo con i figli è il progetto di molti. La qualità di vita del Ticino e la vicinanza della famiglia il sogno di tanti. E sono tanti quelli che sarebbero disposti a rinunciare a uno stipendio zurighese per realizzare questi obbiettivi. Perché quindi non valorizzare le qualità che il Ticino già ha (ambiente meno urbano, scuole più piccole, presenza della famiglia d’origine) e completare il cerchio con misure di politica famigliare all’avanguardia?
Certo, suona bene. Ma come? Noi gvlt crediamo che l’economia possa rappresentare una risorsa positiva per attuare cambiamenti sociali. Per questo vogliamo aumentare la presenza di aziende family friendly sul territorio rendendo la certificazione di Pro Familia (aziende con un buon “family score”) premiante. Le aziende certificate dovrebbero godere di sgravi fiscali, vantaggi nell’accesso agli appalti pubblici o altri tipi di vantaggi. Insomma: essere un’azienda family friendly deve diventare conveniente. Solo in questo modo le aziende cominceranno a implementare misure in questo senso. Una proposta liberale, senza obblighi, che stimola comportamenti virtuosi attraverso un uso intelligente degli strumenti fiscali.
La questione della conciliabilità lavoro-famiglia non è solo finanziaria, ma anche di cultura nel mondo del lavoro. E la cultura si cambia attraverso la formazione. La presenza di figure professionali in grado di implementare progetti di conciliabilità nelle aziende così come la conoscenza e del tema da parte degli imprenditori è molto importante per un efficace politica famigliare. Il Cantone dovrebbe quindi incentivare, attraverso un partenariato con le organizzazioni formatrici competenti, la creazione di moduli di formazione per responsabili risorse umane e imprenditori sul tema della conciliabilità. Solo in questo modo possiamo aumentare la sensibilità sul tema, ma soprattutto solo in questo modo possiamo dare le risorse concrete a chi la conciliabilità la può influenzare, per implementare misure a favore delle famiglie ticinesi.
Infine i gvlt propongono di inserire nella legge un diritto per tutti i bambini al di sotto dei 4 anni a un posto di asilo nido. Questo a prezzi accessibili e indipendentemente dall’occupazione dei genitori e con particolare attenzione alle regioni periferiche.
Insomma, proposte che contribuiscono alla realizzazione del modello “dual earner dual carer” tanto caro ai giovani. Proposte concrete per una società in equilibrio tra lavoro e vita privata.
Proposte liberali e sostenibili.
Nadia
Russo
Co-Presidente
gvlt e candidata al Gran Consiglio