Graziano Besana
Apprendisti ticinesi: il Parlamento si rimangia la parola!
Redazione
17 ore fa
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Nel 2021 il Gran Consiglio aveva decretato: almeno il 5% dei posti nell’amministrazione cantonale devono essere occupati da apprendisti!

Tre anni dopo, siamo ancora al 4.3%. E cosa fanno PLR, Lega, Centro e UDC? Dicono che va bene così, che “ci siamo quasi per cui non è necessario arrivare fino al 5%”. È un po’ come se il gruppo di testa del Giro d’Italia, attualmente in svolgimento, in prossimità dell’arrivo decidesse di fermarsi … perché “ci siamo quasi per cui non è necessario arrivare fino al traguardo”.

Peccato che per le famiglie in cerca di un posto per i propri figli, il “quasi” del gruppone del Gran Consiglio ticinese sia una sentenza definitiva.

A peggiorare la farsa, arriva pure il parere negativo del DECS: il Dipartimento che dovrebbe fungere da esempio nella promozione della formazione e opportunità, oggi si trasforma in freno a mano. Sembra una rappresentazione surreale: il Cantone Ticino è penultimo in Svizzera per apprendisti, ma il Dipartimento dell’istruzione lascia intendere che tutto sommato non c’è bisogno di fare di più.

Intanto, in Ticino i contratti di apprendistato calano, il progetto “Obiettivo 95%” è bloccato al 90.3%, e le aziende che formano continuano a diminuire. Eppure basterebbero 30 posti d’apprendistato in due anni (+0.7%). Una spesa minima ma un segnale forte di sostegno e di rispetto per i giovani ticinesi e i loro genitori.

Ogni posto di apprendistato è un investimento per il futuro, una barriera contro la disoccupazione e l’abbandono. Serve coerenza: se lo Stato chiede ai privati di formare, poi deve fare la sua parte e fungere da esempio. Non a parole, ma nei fatti!

Care e cari giovani ticinesi, tra poco meno di due anni si voterà per rinnovare Governo e Parlamento. Ricordatevi di chi, la prossima settimana, sceglierà di dire NO all’aumento di un esiguo numero di posti di apprendistato. Se potete seguite (19-21 maggio, in diretta o differita) il dibattito sul canale YouTube del Gran Consiglio. La memoria è responsabilità: anche la vostra.

Chi oggi si gira dall’altra parte, domani dovrà spiegarvi perché ha scelto di non credere in voi.

Graziano Besana, sostenitore di Avanti con Ticino & Lavoro

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