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Andrea Nava - Quella maledetta voglia dell’Originale
Andrea Nava - Quella maledetta voglia dell’Originale
Andrea Nava - Quella maledetta voglia dell’Originale
Redazione
9 anni fa

Negli ultimi anni la Città di Lugano ha vissuto una situazione non semplice. Purtroppo però (o per fortuna) la situazione si è dimostrata meno catastrofica di com’era stata (volutamente) trasmessa dai suoi attori politici. Il Municipio ha dovuto affrontare una difficile situazione finanziaria che tuttavia poteva (e doveva) essere gestita diversamente: con rigore e responsabilità e non lanciando messaggi volti a fomentare negatività.

Infatti, in circostanze delicate i politici sono chiamati – per volontà popolare – al senso di responsabilità, a fungere da traino per tutta la società. Trasmettendo preoccupazioni e rassegnazione, invece, non fanno altro che accrescere un sentimento di delusione e di frustrazione che non serve a rilanciare né la Città, né la sua società ed economia.

Già nel gennaio 2014 la Lega parlava di una Città che avrebbe rischiato di fallire entro il 2016. Rabbrividisco poi quando leggo sul Corriere del Ticino del 24 marzo 2016 che l’attuale sindaco leghista di Lugano ritiene che “parlare di fallimento alla fine è servito”. Servito a che cosa? A svilire l’immagine della Città e del Cantone sia oltre Gottardo che oltre confine. Una Città che, per risollevarsi dal fallimento, è passata per quella che ha deciso di chiudere i servizi igienici, fa sorgere molti interrogativi. D’altronde, altri interventi vi sono stati in barba a ogni promessa leghista fatta durante la campagna elettorale (“Nessun aumento di moltiplicatore e nessun nuovo balzello”). Nel 2014 si è aumentato il moltiplicatore. A quando la tassa sul sacco?

A Lugano qualcosa si sta muovendo, qualcosa sta cambiando. Ma non senza ognuno di noi. Dobbiamo ritrovare quell’orgoglio di essere Luganesi che, in fondo, ci è sempre stato. Dobbiamo tornare a pensare positivo, a credere nel futuro e agire con lungimiranza.

Si tratta ora di passare dalle parole ai fatti. Lugano può avere una nuova conduzione politica con quei valori liberali radicali che conosciamo e quelle visioni che ancora non abbiamo visto, ma che vorremmo. Andate a votare se anche voi, come me, avete quella maledetta voglia dell’Originale.

Andrea Nava, segretario cantonale PLR

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