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Andrea Genola - Risposte negate
Redazione
4 anni fa

Un bel gesto il minuto di silenzio in memoria delle vittime del COVID.
Ha ragione Presidente Parmelin, il silenzio va bene per i morti, perché ai vivi dovrebbe dare delle risposte alle conseguenze delle vostre decisioni, come:
Al dolore che avete inflitto a chi avete privato del diritto, di stare al fianco del proprio caro malato e morente.
Al dolore che avete inflitto agli anziani, privandoli della presenza dei loro affetti, negli ultimi anni o mesi della loro vita.
Al dolore che avete inflitto a chi morente per altri motivi, ha trascorso l’ultimo anno come se già lo fosse.
Al dolore che avete inflitto a chi avete privato del lavoro, dei risparmi, del presente e del futuro.
Al dolore, all’ansia, alla depressione e alla disperazione che avete procurato a tutti coloro che da un anno stanno trascorrendo il loro tempo solo lavorando, o aspettando di poterlo fare, o sperando di poterlo fare ancora un giorno.
Alla tristezza che avete procurato ai bimbi privandoli dei giochi, dei nonni, dei compagni. All’ansia e allo sconforto procurato agli adolescenti, che hanno visto cadere nella precarietà i propri genitori. Al malessere procurato agli adolescenti privandoli del momento di vita più intenso, negandogli la compagnia degli amici e la condivisione con loro delle prime esperienze, compromettendogli anche il futuro. Loro hanno bisogno di risposte e non di silenzio, perché i morti lasciano dietro di se il dolore che possono provare solo i vivi. Vivi che sopportano e superano il dolore grazie allo stare assieme, al condividere un pasto, alla musica, all’arte, al viaggiare o anche solo alla libertà di quei gesti quotidiani come un caffè e due chiacchiere con gli amici. Libertà di una vita degna di essere vissuta da voi negate, perché la vostra salute è tutto, mentre l’esistenza dei vostri cittadini no.

Andrea Genola
Astano

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