Raoul Ghisletta
Alloggio: ma che Città vogliamo?
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
2 giorni fa
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Il ceto medio basso nei quartieri centrali di Lugano potrà restare ancora per qualche anno secondo lo studio statistico sull’alloggio della Città! Ovviamente potrà restare solamente fino a quando esisterà quella quota del 20% di appartamenti in mano a privati, che hanno un affitto inferiore di un quarto rispetto alla media degli affitti a Lugano. Poi per naturale procedere della gentrificazione il ceto medio basso sarà espulso ed andrà ad abitare in periferia.

È dal 2015 che queste cose si sanno: ovvero da quando il Consiglio comunale votò il controprogetto 2015-2025 per la politica dell’alloggio (fondandosi su uno studio dell’ing. Rovelli). Il controprogetto prevedeva di investire 10 milioni di franchi, ma è stato usato dal Municipio nella misura di poco più di 1 milione di franchi (nell’esecutivo la priorità è andata allo sport: 240 milioni di investimenti al PSE e dintorni…).

Intanto i costi degli affitti crescono di oltre il 3% a Besso, Breganzona e Loreto tra il 23 e il 24. La situazione purtroppo è destinata a peggiorare, in quanto molti vecchi stabili a con affitti convenienti saranno rinnovati e i prezzi aumentati. La Città deve agire e non stare a guardare! Si devono mettere in atto i buoni propositi auspicati dal Consiglio comunale in alcuni sedimi della Città e nella fase 3 del Polo sportivo e degli eventi. Consiglio comunale che nel rapporto sul consuntivo 2024 ha indicato chiaramente come il livello di investimento netto auspicato deve essere di 60 milioni di franchi annui e non di 45 milioni come ha prospettato il Municipio a fine 2024.

Le interrogazioni 1454 del 19.11.24 e 1460 del 14.12.24 hanno evidenziato preoccupazione per l’insorgere di disdette collettiva ai danni di inquilini residenti in immobili relativamente vecchi con pigioni contenute nella Città di Lugano: disdette che coincidono con un passaggio di proprietà. In alcuni casi di tratta di disdette vendita (concretizzate o prospettate), in altri limitati casi (centro città) di disdette per creare degli airbnb (quindi con abbandono della residenza a carattere primario).

Ricordo anche quanto hanno scritto in proposito:

- Elio Venturelli, già responsabile dell’Ufficio cantonale di statistica: L’attuale situazione potrebbe costituire per i comuni un’ottima opportunità per investire in abitazioni a pigione moderata o in cooperative di pubblica utilità.” (Il ritorno delle disdette-vendita, Naufraghi, 26.12.24)

- Alberto Montorfani, fiduciario immobiliare: “ (occorre) …una politica dell’alloggio che guardi avanti, ai prossimi trend e non solo indietro per lamentarsi di quanto non è stato fatto” (Sull’immobiliare statistiche e mal di pancia, La domenica, 22.12.24).

Oggi la Città non ha praticamente alloggi disponibili per le persone in difficoltà. Il Municipio, oltre ad esprimere la propria vicinanza agli inquilini in difficoltà, ha il compito di costruire una politica dell’alloggio. Compito che spetta pure al Cantone, in particolare al Dipartimento socialità e sanità, purtroppo latitante da un decennio.

Raoul Ghisletta, municipale Sinistra Lugano

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