In questi giorni di campagna elettorale, noi candidati siamo in gara per spararle più grosse possibili. Io, che sono fondamentalmente un timido, sono combattuto tra il cercare, come credo sia ovvio, di provare a trasmettere a dei potenziali elettori la passione del nostro movimento Costituzione Radicale, il nostro credo in quelli che riteniamo essere i valori più alti della politica e, dall’altro lato, cercare di non urlare slogan folli, irrealizzabili e soprattutto, falsi. Il rischio è quello di cadere nel vortice “celoduristico” dei candidati rampanti che invadono le nostre strade: candidati con facce più o meno rassicuranti.
Il nostro affermare ideali, valori, idee è un accorato tentativo di alzare il livello di questa politica ventennale fatta caratterizzata da insulti domenicali, questa politica del non ascolto, del giustizialismo, del dare la colpa agli altri, agli stranieri, ai nemici, all’Europa, alla sfortuna, a Zeus. Questa politica che ha imposto per anni il suo indirizzo populista alla Città, senza opposizione alcuna e che oggi ha il coraggio attribuire ad altri la responsabilità del suo palese fallimento. Leggo incredibilmente di città Internazionale! Al contrario: mi sembra che si cerchi di chiudere questa città - e questo Cantone - sempre più in se stessa, in una introversione autistica molto più pericolosa ed isolata. Un soliloquio senza dibattito, senza discussione, senza scambio di opinioni, senza opposizione.
Noi di Costituzione Radicale siamo guidati da valori molto chiari e questo è una garanzia per chiunque ci darà fiducia perché ogni nostra azione sarà ispirata da quella bussola. Abbiamo un programma che fa leva, tra le altre cose, anche su questi valori, sull’idea della Città del Benessere, del Vivere, dell’inclusione.
Crediamo nella solidarietà: un concetto che io amo particolarmente, un concetto contenuto in molte Costituzioni liberali come, peraltro, in quella Svizzera, nel suo preambolo: “spirito di solidarietà e di apertura al mondo”. Siamo perfettamente "Consci che libero è soltanto chi usa della sua libertà e che la forza di un popolo si commisura al benessere dei più deboli dei suoi membri”. Mi domando quanti politici o aspiranti tali abbiano letto e compreso la Costituzione Svizzera.
Noi l’abbiamo letta con attenzione e siamo decisi ad applicare il principio di solidarietà. Nel nostro programma proponiamo maggiore sostegno alla famiglie monoparentali, servizi di prossimità h24, fondamentali per i ragazzi in difficoltà, colonie integrate ed inclusive a sostegno delle famiglie, l’accantonamento di una parte delle entrate a preventivo per fronteggiare situazioni congiunturali a sostegno dei più deboli, progetti magnifici come la Human Library. Ma soprattutto, ciò in cui crediamo e che desideriamo raggiungere, concretamente, è una diffusione di una cultura della solidarietà, della collaborazione, del rispetto dell’”altro da sé”. Vogliamo essere un movimento della società aperta, culturale e interculturale, che sia davvero internazionale. Per esserlo dobbiamo avere la mentalità delle vere città internazionali, dobbiamo essere una città che cresca nel terreno fertile della diversità di idee, di vedute e non al buio macabro e medievale della xenofobia.
Cristiano Poli Cappelli, candidato al Consiglio Comunale di Lugano per Costituzione Radicale, Lista n. 12