
Sin da ragazzo ho avuto la possibilità e la voglia di aiutare un gruppo di amici che organizzava manifestazioni e passava il suo tempo mettendolo a disposizione del prossimo. Quindi diversi sono stati i momenti in cui ho avuto l’opportunità di sperimentare cosa significa impegnarsi nei confronti degli altri investendo con fatica le energie per preparare tutto il grande lavoro che richiede la “preparazione di un risotto”. Perché il termine “girare un risotto” rappresenta in realtà molte cose e molto sacrificio: occorre organizzarne le strutture e la logistica, occorre avere la forza lavoro per piazzare il tutto e occorre poi avere le materie prime e soprattutto le capacità per far sì che tutto funzioni al meglio così da servire un prodotto di qualità. Molti sono, infatti, i ruoli da ricoprire e tanto è l’impegno di persone di ogni età.
Oggi sono Presidente del Carnevale Nebiopoli di Chiasso e grazie al lavoro di centinaia di persone che smuovono il nostro tessuto sociale manifestazioni come queste possono prendere forma.Durante le ultime settimane ho visto, come ogni anno succede, centinaia di volontari lavorare a tutte le ore del giorno e della notte con turni massacranti solamente per garantire ad una festa di svolgersi, solamente per distribuire pasti gratuiti alla popolazione. Tutto lavoro fatto nell’ombra in cui spesso sono più le arrabbiature perchè qualcosa non funziona come dovrebbe che i momenti in cui prendersi delle glorie. Un esercito di persone che invece di andare in vacanza, guardarsi una partita alla TV o più semplicemente restare tranquilli con i propri cari, investono moltissimo del loro tempo libero per permettere ad eventi come questi di esistere.
Situazioni simili si trovano in tutto il Cantone ed in tutta la Svizzera, retaggio di un passato che però sempre più si sta annebbiando ed allontanando. Una volta era normale, mio nonno era un uomo che regolarmente cucinava in questa o quella manifestazione essendo stato cuoco. Oggi purtroppo non è più così, un giovane difficilmente si avvicina a queste realtà che invece hanno veramente molto da offrire.
Tutto questo esiste anche in tutto il resto del Cantone, ove chi organizza una manifestazione riesce a farlo solamente grazie all’esercito di collaboratori che invece di dedicare tempo a cose magari più semplici e meno impegnative decide di investirlo in altro modo. Tante sono le persone che passano giornate pesanti lavorando al freddo, con qualsiasi tempo ed a qualsiasi ora per servire una bibita, cuocere un bratwurst, servire un piatto di maccheroni, uno spezzatino o una busecca. Lavoro che inizia prima con il montaggio di tutte le strutture e successivo smontaggio delle stesse, con tante griglie da sgrassare e riportare a lucido e tante caldaie da pulire e rimettere a nuovo in vista della prossima necessità.
Oggi il mio pensiero vuole andare a tutte quelle persone che, leggendo quest’articolo, si sentono chiamate in causa perché aiutano la società di calcio del paese, la ginnastica, la pallavolo o il nuoto in quell’evento che permette poi di raccogliere quei fondi che servono all’associazione per sopravvivere per un bene più grande.
La politica oggi è basata sulla milizia, quella milizia che da tanti anni con impegno vivo anche negli aspetti del volontariato e che in pratica molti di noi comprendono bene proprio perché spesso coinvolti in queste situazioni.
Alessandro Gazzani, candidato PLR al Gran Consiglio
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