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Aggregazioni: a Camorino un anno è passato e nulla si muove…
Redazione
16 anni fa
Matteo Gianini

Il PDSA, presente con due suoi esponenti nel Consiglio comunale di Camorino, denuncia l’evidente disimpegno del Municipio sul fronte delle aggregazioni. Malgrado durante la campagna elettorale quasi tutti i partiti si siano prodigati nel sostenere la tematica delle aggregazioni (a dimostrazione che anch’essi sono consapevoli della volontà della popolazione), ad un anno dalle elezioni nulla si muove! Ancora una volta la salvaguardia del proprio cadreghino si impone sulla necessità di una riorganizzazione istituzionale della nostra regione! Al giorno d’oggi è impellente la necessità di avere dei Comuni con una massa critica più ampia, che possano offrire ai propri cittadini maggiori e migliori servizi, che possano avere una visione del territorio più complessiva, che sappiano essere maggiormente proattivi.

In questo contesto economico, inoltre, appare evidente la necessità di un ente pubblico forte, che sappia indirizzare le scelte economiche territoriali. Nella nostra regione è lapalissiana la mancanza endemica di una visione a lungo termine, e le conseguenze sono già palesi agli occhi più attenti.

Secondo il PDSA il Comune di Camorino ha davanti a sé due importanti opzioni in materia di aggregazioni. La prima di promuovere un’aggregazione con S.Antonino e Cadenazzo, Comuni che per numero di abitanti, struttura territoriale e servizi offerti alla popolazione sono molto simili a Camorino. Questa opzione darebbe vita ad un importante Comune sul Piano di Magadino di circa 7'000 abitanti, creando di fatto una nuova realtà che potrebbe pianificare e gestire quel importante territorio che è il Piano di Magadino in maniera più ottimale. La seconda opzione è quella che il Municipio di Camorino si attivi per chiedere al Cantone, a Pianezzo e a Giubiasco di aderire al progetto di aggregazione di questi due Comuni. In questo caso la realtà che si verrebbe a creare sarebbe un Comune con più di 10'000 abitanti che di fatto formerebbe il polo a sud di Bellinzona. Il fatto che il Comune di Camorino abbia di fronte a sé due interessanti opzioni aggregative non ha in ogni caso spinto finora il Municipio a darsi come priorità della legislatura 2008-2012 il tema delle aggregazioni. Si constata che in entrambe le opzioni non vi sarebbero problemi di “colore politico”, sia Giubiasco, sia Cadenazzo e S.Antonino sono governati da maggioranze PLR. Si deduce quindi che l’unico grande ostacolo ad aprire un dibattito serio sugli scenari aggregativi è l’attaccamento ai propri cadreghini; e visto che Camorino, così come quasi tutti i Comuni del Bellinzonese, “fanno quadrare” i propri bilanci comunali grazie anche ai lauti finanziamenti del fondo di livellamento, non si può parlare di una reale autonomia comunale.

In una realtà economica come quella odierna, secondo il PDSA urge più che mai creare delle realtà comunali sufficientemente solide in grado di offrire servizi qualitativi alla popolazione, pianificare e gestire il territorio in maniera razionale, e implementare la propria forza politica, finanziaria ed economica. Perciò il PDSA chiede con determinazione che l’argomento delle aggregazioni venga posto dal Municipio come priorità e che si apra finalmente un serio dibattito sull’argomento. Con l’invito a pubblicare il presente comunicato porgo i miei più cordiali saluti.

Matteo Gianini, PDSA Camorino

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