
Oggi, centosettantacinque anni addietro, nacque la Svizzera federale dalla precedente Confederazione, con un passaggio di competenze dai Cantoni allo Stato centrale, con lo scopo principale di allentare, se non annullare, le tensioni fra le varie svizzere linguistiche e religiose.
Il liberalismo radical-protestante prevalse sul conservatorismo cattolico con la neutralizzazione dell’autonomia culturale di coloro che persero la guerra del Sonderbund, da cui nacque pure la neutralità verso l’estero. Molte lacune iniziali furono sanate con il trascorrere dei decenni, da ultimo il diritto di voto alle donne, così che nel 1974 la Svizzera poté ratificare la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, oso dire finalmente, altro testo fondamentale che affianca la Costituzione!
I diritti all’iniziativa popolare e al referendum furono introdotti nella Magna Carta alla fine del diciannovesimo secolo, il sistema elettorale proporzionale per l’elezione del Consiglio nazionale nel 1919, altri elementi che permisero la riduzione delle tensioni interne. Il nostro Movimento “Costituzione Radicale” propone di introdurre nella Costituzione, rivista totalmente nel 1999, la Corte costituzionale avente il potere di dichiarare una legge votata dalle Camere federali contraria alla medesima, così da garantire, altro nostro postulato, il vero contenuto alle varie libertà costituzionali, nel rispetto pure dei principi di trasparenza, giustizia ed equità.
La Costituzione, legge fondamentale dello Stato, deve tradurre le esigenze dei cittadini, dare soluzioni alle problematiche ambientali, sociali e internazionali, e dare allo Stato gli elementi per essere vero Stato di diritto, senza mai dimenticare che “la forza di un popolo si commisura al benessere dei più deboli dei suoi membri”(preambolo della Costituzione federale del 1999), così da potere festeggiare il bicentenario nel 2048 con la consapevolezza di avere fatto il nostro dovere di Cittadino. Jacques Ducry, candidato al Consiglio degli Stati per Costituzione Radicale